BRINDISI – Chiavi sì, chiavi no. E’ questa l’ennesima puntata del reality show di Palazzo di Città.
La storia è quella del Cinema Di Giulio che, nelle ottime intenzioni di Luca Di Giulio, nipote dello storico titolare, dove essere tirato a lucido per le festività natalizie, in occasione della inaugurazione di una mostra da lui promossa ed organizzata.
Per questo, l’assessore Raffaele De Maria, titolare delle attività Produttive (lo stesso dei continui dietro front sugli eventi natalizi, ndr), “sulla fiducia” aveva consegnato le chiavi al signor Luca, ma oggi pare che l’assessore Giampiero Campo gli abbia chiesto la restituzione delle stesse.
Non si capisce più nulla. Tutti fanno tutto ed il contrario di tutto.
Sulla vicenda interviene Stefano Alparone, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle: “Ora se non si parlasse di pubblica Amministrazione si potrebbe anche derubricare il tutto nell’ambito della comicità. Purtroppo invece siamo ai limiti del grottesco, oramai si cerca di porre rimedio alle gaffe con ulteriori dimostrazioni di totale non conoscenza delle più elementari procedure con cui si dovrebbe muovere un Ente. Assessori che agiscono motu proprio senza atti formali che ne legittimino l’azione, un sindaco che praticamente all’interno del Comune che amministra ha lo stesso peso specifico di un ologramma, praticamente un armata bracalone che di fatto certifica quotidianamente ed anche in maniera goffa la totale incompatibilità con i ruoli ricoperti e le responsabilità che ne conseguono. Se questi mesi non sono sufficienti per definire disastrosa l’esperienza Carluccio faccio fatica ad immaginare cosa dobbiamo attendere perché il sindaco prenda atto dell’inadeguatezza palesata e magari tragga le dovute conclusioni, fosse non altro per rispetto delle tante risposte che i cittadini aspettano da troppo tempo e che lei e la sua Giunta non sono chiaramente in grado di fornire”.
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