“Destinazione Brindisi”, Luperti: “Quasi 20mila euro per una comparsata su Lonely Planet”

Pasquale Luperti
Mistero svelato sui tanto annunciati “risultati” conseguiti nei primi sei mesi di “Destinazione Brindisi”, il programma di rilancio turistico promosso dalla giunta-Rossi. Nei giorni scorsi è stata presentata in conferenza stampa, come “ospite d’eccezione”, l’autrice della guida di viaggio più autorevole al mondo in campo turistico, Lonely Planet”, Cinzia Rando.
In realtà, sbirciando tra le delibere approvate dalla Giunta Municipale di Brindisi lo scorso 17 settembre, il servizio che questa rivista dedicherà a Brindisi sarà pagato a caro prezzo. A Lonely Planet, infatti, il Comune di Brindisi riconoscerà un compenso di ben 19.520 euro! Il tutto, senza alcuna analisi comparativa con possibili altre forme di pubblicità per la nostra città e forse senza neanche verificare quanto hanno pagato gli altri comuni. Bari, ad esempio, pur essendo molto più grande di Brindisi, sta pagando la stessa cifra, mentre la capitale d’Italia, Roma, addirittura pagherà quattromila euro in meno (15.860 euro, iva compresa).
Troppo facile fare una comparsata sulle riviste di settore pagando l’inserzione. Non è d’accordo il sindaco Rossi? E come mai al momento della discussione di questa delibera erano assenti due assessori del PD? (l’assessore Pinto è stato presente alle altre delibere approvate nella stessa seduta). Non condividevano (giustamente) il contributo concesso alla rivista? Vogliono “scaricare” l’assessore Taveri perché non condividono il suo operato?
Questa “spesa allegra” va ad aggiungersi allo spreco registrato nei giorni scorsi, quando personale della BMS ha dapprima cancellato uno stallo di parcheggio “blu” per poi rifarlo a distanza di qualche ora. E non è diversa la situazione dello spazio verde di via Ciciriello, ripulito con tanto clamore dal Comune, come detto dallo stesso sindaco Rossi il quale entusiasticamente aveva parlato di “restituzione alla città”. E invece la stessa area poco dopo è stata nuovamente recintata (e quindi non più a disposizione dei cittadini. Chi paga tutti questi errori? Di tutto questo qualcuno darà conto alla Corte dei Conti?
Ed allora, il sindaco Rossi – così come accaduto per ls strisce di parcheggio rifatte in poche ore – si risparmi l’ennesima brutta figura e ritiri in autotutela la delibera del contributo a “Lonely Planet”, così come paghi di tasca propria la ripulitura “abusiva” dell’area di via Ciciriello. Lo faccia per i cittadini di Brindisi e per riconquistare un minimo di coerenza rispetto a quando faceva il censore dai banchi di opposizione.
Pasquale Luperti – ex Assessore del Comune di Brindisi
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5 COMMENTI

  1. SONO IGNORANTE IN MATERIA, MA X REGALARE QUEI SOLDI (I NOSTRI) AD UNA RIVISTA, NON CI VUOLE ANCHE LA FIRMA DELL’OPPOSIZIONE O SI COMANDANO DA SOLI COME FACEVA RENZI?

  2. Maria Di Giacomo
    So per esperienza che questi libri, queste guide incluse Lonely Planet e Let’s Go Italy, hanno scritto solo cose negative su Brindisi (e solo bene di Bari! chi sa perche’?) Quindi di non venire a Brindisi per vari motivi, gratis, non dovevamo pagare, per anni e anni, anno dopo anno, io li leggevo, io li avevo, tutti….ed ora gli dobbiamo pagare, 20 mila euro per sistemare il danno che hanno fatto? che stupidita’. Tanto i giovini usano di piu internet.

  3. Ho tentato più volte ad evidenziare su organi di stampa la profonda sconoscenza di questo Sindaco, Giunta e Maggioranza consiliare specificatamente con riferimento alla normativa contabile posta a base della gestione comunale, registrando il solo risultato di un tentativo rimasto come “vox clamans in deserto”. Naturalmente, onde evitare toni professorali o peggio ancora di presunzione in materia di contabilità comunale, ho preferito superare a piè pari alcuni commenti di lettori che purtroppo non conoscono norme elementari come, a mo’ di esempio, la inesistenza su un provvedimento giuntale di impegno di spesa la firma dell’opposizione. Invero, ho confidato nella indizione di un pubblico dibattito o conferenza sul tema in parola, ma ad oggi restano solo le lamentazioni sugli innumerevoli atti di gestione illegittimi che trovano l’avvio sin dalla data di insediamento di questa amministrazione. Ma valga il vero. E’ dalla prima verifica di cassa del luglio 2018 che gli organi dell’Ente eletti dalla consultazione elettorale avevano l’obbligo di verificare la grave discrasia contabile rilevabile dagli atti attestanti il regolare stato finanziario del Comune e della società partecipate, sottoscritto dal vertice burocratico, dirigenza tutta e Collegio dei Revisori, che contrastava invece con la esistente situazione di illiquidità tanto da costringere l’adozione di una delibera consiliare afferente un piano pluriennale di rientro dal pre dissesto patrimoniale. Hanno inteso questi Organi comunali procedere con provvedimenti di indebitamento, tant’è che non è dato conoscere per esempio l’esatto importo per debiti fuori bilancio o per residui attivi e passivi, le cui conseguenze saranno ben presto
    conosciute dai cittadini.
    Brindisi, 21/09/2021 Franco Leoci

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