D’Attis (FI): “I parlamentari interrogano il Ministro o il Governatore e a rispondere è il sindaco Rossi”

Succede a Brindisi che se uno o più parlamentari interrogano il Ministro o il Presidente della Regione a rispondere non sono loro ma è il Sindaco di Brindisi.

Su Aeroporto del Salento, dopo aver presentato una interrogazione il 5 maggio scorso, ho rivolto un appello a tutti per affrontare con decisione la questione riapertura.

Nel frattempo i colleghi senatori Dario Stefano e Vitali sono intervenuti sull’argomento rivolgendosi, ovviamente, anch’essi al Governo nazionale e alla Regione Puglia in quanto socio di Aeroporti di Puglia che gestisce gli aeroporti pugliesi.

Chi risponde (tra l’altro senza essere stato interpellato)? Il Sindaco di Brindisi che invece che farsi portavoce dei brindisini anche in questo caso fa il portavoce del Ministro De Micheli e del Presidente Emiliano.

Esattamente come ha fatto quando parlamentari e consiglieri regionali interpellavano il Governo e la Regione sulla grave situazione della sanità in provincia di Brindisi. Non rispondeva Emiliano, non rispondeva Speranza, non rispondeva persino il direttore della ASL ma puntualmente rispondeva (difendendone l’operato) il Sindaco di Brindisi.

Non mi piace fare polemica e anzi ho sempre chiesto e offerto disponibilità. Ma la risposta non richiesta di Rossi inopportuna e sconclusionata (secondo lui non serve aprire l’aeroporto perché non si può spostarsi tra regioni, dimenticando quanti lo fanno per lavoro e lo potrebbero fare con i voli da Brindisi e per Brindisi) è anche offensiva.

La battuta sugli aquiloni se la poteva risparmiare e magari concentrare le proprie energie ad alzare un po’ la voce nei confronti della Regione e del Governo nazionale affinchè molte cose non siano date per scontate.

Sono contento che sulla vicenda dell’Aeroporto del Salento anche il senatore PD Stefano abbia compreso esattamente il problema e se se sia interessato personalmente. A volte è molto più semplice di quello che sembra, con un po’ di umiltà e senza pregiudizi si può davvero collaborare per un territorio.

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