Dall’emergenza alla prevenzione: il territorio fa squadra dopo l’alluvione di Ostuni

La parola d’ordine è prevenzione. In Prefettura, a Brindisi, si è tenuto l’incontro convocato dal prefetto Luigi Carnevale per affrontare il tema del rischio idrogeologico e idraulico nell’intera provincia, dopo la tragedia di Ostuni, dove il 63enne Oronzo Epifani ha perso la vita travolto dal fango. Attorno allo stesso tavolo sindaci, forze dell’ordine, vigili del fuoco e Protezione Civile, per fare il punto sulle criticità del territorio e coordinare interventi di prevenzione. Tra i nodi principali, la mancata pulizia dei canali e gli ostacoli al deflusso delle acque, emersi anche nei sopralluoghi tra Costa Merlata e Gorgognolo. Il prefetto ha richiamato la necessità di interventi strutturali e di una programmazione continua per garantire la sicurezza dei cittadini. Nel corso della riunione si è deciso di intensificare il lavoro di prevenzione, con pulizie straordinarie di canali, viadotti e infrastrutture idrauliche in tutto il territorio provinciale. La polemica sui due radar di Torchiarolo e Mesagne, oggi inattivi, è stata invece smorzata dal comandante dell’Aeronautica Militare, che ha chiarito come quei sistemi siano ormai superati, dal momento che le attuali tecnologie satellitari consentono un monitoraggio meteorologico più preciso e tempestivo. Intanto il Comune di Ostuni ha stanziato 20 mila euro per interventi urgenti di pulizia dei canali, ripristino della viabilità rurale e messa in sicurezza delle opere idrauliche. La stima dei danni è ancora in corso, ma il messaggio è chiaro: prevenire, più che curare, per evitare nuove tragedie.

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