Luigi e Marco uniti per 113 km tra fatica, vento e ricordi d’infanzia: “Come nella vita, l’importante è non fermarsi mai”
Oltre 113 chilometri a piedi, più di 16 ore ininterrotte di corsa e resistenza fisica e mentale. È l’impresa compiuta da Luigi e Marco Martino, 42 e 39 anni, originari di Carovigno, protagonisti sabato scorso dell’ultramaratona “The Wall”, nel cuore dell’Inghilterra. Partiti all’alba dal maestoso castello di Carlisle, i due fratelli hanno attraversato paesaggi mozzafiato e tratti del Vallo di Adriano – l’antica fortificazione romana – fino al traguardo sul Millenium Bridge di Newcastle, tagliato insieme alle 23, sotto la bandiera della N’Zegna di Carovigno e con indosso la pettorina dell’Atletica Carovigno.
Un traguardo simbolico, frutto di mesi di preparazione fatta a distanza: Luigi si è allenato tra la Valle d’Itria e l’Alto Salento, portando con sé l’esperienza delle Spartan Race; Marco, atleta di triathlon, ha corso nei parchi londinesi. Due percorsi diversi ma uniti dallo stesso spirito, che sul tracciato della gara si è tradotto in perfetta sintonia.
«Le ultramaratone sono come la vita: piene di alti e bassi, ma se non ti fermi, alla fine il traguardo arriva», raccontano stremati ma felici. In alcuni momenti della gara si sono persino presi per mano, per aiutarsi e ritrovare le forze: «Avere accanto tuo fratello rende tutto più semplice. Quando uno cedeva, l’altro lo spronava. È questo, in fondo, il senso della vita: camminare insieme, sostenersi nei momenti difficili».
L’orgoglio per le proprie origini ha avuto un ruolo centrale: «Arrivare con la nostra bandiera in una gara così importante è stato emozionante. La portiamo con noi anche in giro per l’Europa: è il simbolo di chi siamo e da dove veniamo», concludono Luigi e Marco.