Le onicomicosi sono patologie infettive delle unghie. Possono colpire le unghie delle mani e dei piedi, con una maggiore incidenza su queste ultime.

Sono  più frequenti in alcuni gruppi di soggetti immunodepressi, con diabete mellito e negli anziani.

Le onicomicosi, se non trattate, progrediscono fino ad invadere tutta l’unghia e colpire le altre unghie. Fra gli agenti eziologici causali i dermatofiti , le muffe i lieviti.

La trasmissione avviene generalmente da uomo a uomo mediante contatti in luoghi ed ambienti caldi ed umidi come piscine, docce pubbliche e sauna o l’utilizzo di scarpe infette. Clinicamente, le onicomicosi possono comportare oltre ad un imbarazzo sociale, un vero e proprio disagio di tipo funzionale con difficoltà ad eseguire funzioni quotidiane, come camminare o deambulare.




La terapia delle onicomicosi rappresenta tuttora una sfida per il dermatologo. Le diverse terapie finora utilizzate per debellare i funghi responsabili delle infezioni prevedono in primis terapia topica, sistemica, meccanica/chirurgica o una combinazione di questi metodi con risultati talvolta parziali, incompleti o temporanei. In alcune circostanze esiste un’alta percentuale di recidive e/o reinfezioni. Per la cura delle onicomicosi, in determinate condizioni, ad esempio nei pazienti anziani, ove la terapia topica non è facile da eseguire o nel caso che l’utilizzo di farmaci sistemici non sia possibile per interazioni farmacologiche, esiste oggi un’alternativa terapeutica: l’impiego del laser.
Uno studio pilota,  ha utilizzato, in particolare  il  laser Nd:YAG  1064 nm.

I risultati ottenuti hanno dimostrato che questa tecnica potrebbe essere utile nella guarigione dell’onicomicosi. Tale tecnica  è utile, da sola o in associazione  a medicazione  del materiale ungueale  e della cute circostante; ove è presente un dermatofitoma o un’ipercheratosi  ungueale.

L’utilizzo di sostanze cheratolitiche,  riduce lo spessore della lamina facilitando la efficacia del laser.
Non si sono verificati effetti collaterali durante o dopo la procedura. Non sono stati necessari l’utilizzo di analgesici o di anestesia durante la procedura.

La procedura è di semplice esecuzione e riproducibile. Per la mancanza di effetti collaterali è una metodica utilizzabile nei soggetti anziani, nei pazienti con patologie epatiche, in soggetti immunodepressi o in chi assume farmaci sistemici che interagiscono con farmaci antimicotici orali.

Dott.ssa Emanuela Giannuzzo

Laureata in medicina e chirurgia

Specializzata in Medicina estetica e Nutrizione Clinica

Medico abilitato alla Professione di Medico di Medicina Generale

Medico abilitato alla urgenza ed Emergenza territoriale




CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO