Coronavirus, Vitali: “Conte dovrebbe mettersi in quarantena”

“Dall’inizio dell’epidemia da Covid-19 il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte non ne ha azzeccata una.” È quanto dichiara in una nota il Sen. Luigi Vitali che analizzando le mosse di Conte, prosegue “Primo: conosceva almeno dal 31 gennaio la gravità della situazione, tant’è che dichiarava lo stato di emergenza sino alla fine di luglio, ma non lo comunicava alla popolazione. Secondo: ha adottato i necessari provvedimenti dopo più di un mese, lasciando che il virus si diffondesse liberamente. Terzo: i provvedimenti economici, timidi e tardivi, ancor oggi non esplicano i loro effetti. Quarto: ha preferito conferenze stampa a reti unificate e post su Facebook piuttosto che aprire un corretto dialogo con le opposizioni. Quinto: rinvia di 15 giorni in 15 giorni la sospirata riapertura delle attività economiche e l’allentamento delle misure restrittive per gli italiani; ma la verità è che non sa né quando né come ciò potrà avvenire. Potremo continuare ma vi sono sufficienti motivi per chiedere al Presidente del Consiglio di mettersi in quarantena lui stesso per evitare maggiori e più gravi danni per gli italiani” ha concluso Vitali.

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