BRINDISI – Coup de théâtre al Fanuzzi: il Carovigno elimina ai sedicesimi il Brindisi dalla Coppa Italia, ridimensionandolo consistentemente.

Brutto risveglio per i ragazzi di mister Rufini che, dopo aver dominato le due partite di campionato, escono clamorosamente dalla competizione nazionale per mano del Carovigno, compagine che non ha dato del filo da torcere ma che ha saputo chiudere bene gli spazi, concedendo, di fatto, pochissime occasioni.

Brutto primo tempo al Fanuzzi, fotocopia di quello visto anche nel match di andata. Le due squadre creano quasi zero occasioni su azione, divenendo pericolosi solo su calcio da fermo. Rufini, contrariamente a quanto ci si aspettava, effettua una corposa rotazione dei giocatori: Quartulli, De Vincentis, Vantaggiato, Bassi, Tamborrino, Di Giorgio, Procida, Iaia, Scarciglia, Morleo, Tedesco. A risposo, dunque, i titolari Calabrese, De Fazio, Cordisco, Scarcella e Boulam. Primo tempo, privo di emozioni, dicevamo. C’è da segnalare solo la buona prestazione del solito Procida, che inventa per i compagni, ma che non prendono bene la mira della porta difesa da Laghezza.

Nella ripresa è sì un altro Brindisi, che tiene premuto il piede sull’acceleratore e gioca stabilmente nella metà campo avversaria, ma si vede davvero poco sotto porta, fatta eccezione per qualche occasione da gol davvero sciupata, a dimostrazione di una scarsa precisione al tiro. I biancazzurri sfruttano poco le fasce e si affidano quasi esclusivamente alle invenzioni di Procida che, però, vengono spesso dalle vie centrali. Dal canto suo, il Carovigno si difende in maniera ordinata, chiudendo tutti i possibili pertugi per gli inserimenti biancazzurri. Così, a termine dei 90 minuti regolamentari, la gara si deciderà ai rigori.

Dagli undici metri inizia il Carovigno, spiazzando Quartulli. E’ il terzo tentativo brindisino che fallisce il calcio di rigore, con un tiro abbastanza centrale. Gli ospiti non sbagliano e conquistano l’accesso agli ottavi di finale.

Per il Brindisi si tratta di una eliminazione inaspettata, perchè trattasi di una rosa decisamente più forte delle altre, costruita per ammazzare il campionato. Domenica, alle ore 17:00, sempre al Fanuzzi, arriva il Sava.

Tommaso Lamarina
Redazione

LASCIA UN COMMENTO