Convegno di Legambiente sul tema “Cerano: Da una storia sbagliata ad un futuro da costruire”

BRINDISI – Si è svolto venerdì 14 dicembre il convegno sul tema “Cerano: Da una storia sbagliata ad un futuro da costruire”. Dopo il saluto del Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, che ha ricordato il recente confronto con Enel, la richiesta di revisione dell’AIA e l’impegno dell’Amministrazione comunale per giungere a concretizzare la strategia energetica nazionale SEN e quindi il futuro dell’area di Cerano dopo la chiusura della centrale termoelettrica, si sono succeduti interventi che hanno ripercorso la storia sbagliata dell’impianto energetico ed hanno offerto indicazioni sul futuro da costruire. In particolare Doretto Marinazzo, Ennio Cillo, Claudio Pagliara ed Antonio De Giorgi, hanno ribadito quanto sbagliata fosse la scelta di localizzare a Cerano una centrale di grande taglia, alimentata a carbone ed altamente inquinante, ma hanno ricordato anche la mobilizzazione in tutto il Salento, condivisa dagli Arcivescovi di Brindisi e Lecce, il lavoro di commissioni scientifiche ed il congresso internazionale sull’impatto ambientale delle centrali a carbone del 1984, i 10.000 partecipanti alla manifestazione a Cerano del maggio 1986 ed i 400.000 salentini che dissero no al carbone nel referendum dell’anno successivo. Tutti i relatori hanno chiesto di trarre insegnamento da questa storia, dalle violazioni continue della convenzione sul polo energetico, dai dati sulle emissioni in atmosfera e da quelli epidemiologici per costruire un piano di rigenerazione dell’intero territorio. Questo piano è stato avviato a partire dal convegno e deve portare all’inserimento dell’area di Cerano (in cui Enel è titolare di 270 ettari) nel programma dell’Enel “Future-e”, in merito al quale si allega il riferimento a quanto riportato sul sito della società elettrica per quel che attiene 20 impianti dismessi o in dismissione (https://corporate.enel.it/it/futur-e). Nel corso del convegno sono state anticipate proposte concernenti la realizzazione di un centro ricerche sulle fonti rinnovabili e l’efficientamento energetico, sull’impegno da chiedere ad Enel per programmi di smart-cities, mobilità elettrica e digitalizzazione, la tutuela e la valorizzazione dei parchi di Saline di Punta della Contessa e Cerano-Tramazzone in un programma complessivo di bonifica e rigenerazione dell’area. Particolarmente interessante sono state le idee progettuali presentate da studenti del Liceo scientifico Fermi-Monticelli e del IISS Carnaro-Marconi-FlaccoBelluzzi, che hanno mostrato come nell’area occupata da Enel si possa realizzare un significativo impianto solare termodinamico ad alto rendimento (fino al 70% grazie anche alle nuove tecnologie di accumulo) e un impianto che produca energia elettrica ed idrogeno da moto ondoso grazie a moduli da collocare in mare anche a protezione della falesia.

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO