I motivi, secondo quanto scrivono Energeko Gas Italia e la Confartigianato di Brindisi, che riporto fedelmente, “ E a proposito di sicurezza e dei controlli di efficienza energetica previsti ogni 4 anni esistono in realtà diversi fattori che giustificano l’attività di controllo in un tempo più ristretto” così da Confartigianato Brindisi – sono da ricercarsi nelle “RAGIONI SUPERIORI DI TUTELA DELLA SICUREZZA”.I motivi, secondo quanto scrivono Energeko Gas Italia e la Confartigianato di Brindisi, che riporto fedelmente, “ E a proposito di sicurezza e dei controlli di efficienza energetica previsti ogni 4 anni esistono in realtà diversi fattori che giustificano l’attività di controllo in un tempo più ristretto” così da Confartigianato Brindisi – sono da ricercarsi nelle “RAGIONI SUPERIORI DI TUTELA DELLA SICUREZZA”.Dunque, questi organismi confermano, correttamente, che non esiste nessuna previsione di legge diversa da quella indicata dal D.P.R. 74/2013, che i controlli e le ispezioni si effettuano quindi ogni 4 anni!Allora perchè i cittadini vengono chiamati ogni due? Parlano di “intenti”, di “tavoli tecnici da organizzare per riqualificare il settore”, di “impianti che se non controllati diventano pericolosi”. Tutti principi e buoni propositi sicuramente apprezzabili ma, sino a quando tali principi rimarranno confinati in considerazioni singolari e non verranno inseriti in provvedimenti di legge con valore erga omnes nessuno ente o organismo può presentarsi alla porta dei cittadini a chiedere adempimenti non dovuti ! “Le ragioni della sicurezza” o la “tutela della sicurezza” non sono la legge, purtroppo.Precisato che l’intento di questo confronto è solo quello di stabilire le regole per il rispetto di tutti, cittadini e operatori del settore, per il rispetto della vita comune e sociale di questo territorio povero !Io trovo un po’ antipatico giocare sull’interpretazione e sul significato delle parole confidando nell’ignoranza della gente, nella materia.Solo alcune precisazioni credo doverose. Resta ferma la distinzione tra controlli manutentivi e quelli di efficienza energetica siccome individuati dalla legge. Restano due cose distinte e separate: manutenzione e controlli ai fini della sicurezza e il rapporto di controllo di efficienza energetica, ogni 4 anni.Come è riportato nella replica di Energeko Gas Italia, dove i Comuni sono stati individuati dalla Regione per l’affidamento delle ispezioni; meglio precisare che l’art. 2 del citato regolamento individua nelle PROVINCIE le autorità competenti per lo svolgimento delle attività di accertamento e ispezione degli impianti termici e chiede altresì ai Comuni la loro disponibilità ad occuparsi  anch’essi delle ispezioni e dei controlli sul territorio, disponibilità che doveva essere manifestata entro il 31 dicembre 2017. Dunque, le Regioni individuano anche nei Comuni gli enti che si occupano delle attività di accertamento, delle ispezioni e dei controlli ma non conferisce ai Comuni i poteri di disciplinare e stabilire le modalità degli stessi accertamenti. Il controllo di efficienza energetica e le modalità e i termini del predetto accertamento è eseguito con le modalità di cui all’art. 8 co. 3 e 4 del D.P.R. 74/2013 a cui espressamente fa riferimento la legge regionale 36/2016.La regione Puglia si conforma al dettato di cui al D.P.R. 74/2013.La legge regionale e/o regolamento n° 36 del 05.12.2016 si riporta al D.P.R. 74/2013 e non dispone nulla di diverso rispetto a quanto già stabilito dal predetto D.P.R. Ne tanto meno indica termini diversi da quelli individuati dalla tabella dell’ allegato A al D.P.R. 74/2013 riguardo ai controlli di efficienza energetica. Pertanto, la regione Puglia non ha normato diversamente ne ha individuato una tempistica differente circa i predetti controlli.I poteri di regolamentazione e di eventuale modifica dei termini stabiliti dal D.P.R. sono posti in capo alle Regioni che restano l’ente competente a disciplinare tale materia. Pertanto, nessun Comune può liberamente prevedere termini e modalità di operazione differenti. Ne discende la illegittimità delle delibere comunali e sindacali.L’art. 1 co.3 del citato regolamento dispone: “i contenuti del D.P.R. N° 74/2013 costituiscono riferimento minimo inderogabile e si applicano INTEGRALMENTE, ove non ESPRESSAMENTE stabilito in maniera diversa dalla presente legge o dai provvedimenti attuativi da adottarsi da parte della GIUNTA REGIONALE”. Dunque, i poteri di disciplina della materia sono posti in capo e restano di competenza della REGIONE che conserva anche i poteri sostitutivi in caso di inadempienze da parte di Provincie e Comuni. Ne riviene che i Comuni non hanno nessuna potestà legislativa in materia.Il regolamento regionale della Puglia n°36/2016 non riporta nessuna deroga ai termini stabiliti dal decreto 74/2013 ne tanto meno attribuisce ai Comuni il potere di regolamentare la materia diversamente da quanto stabilito dalla legge. Il D.P.R. 74/2013 non stabilisce nessuna periodicità “MASSIMA” come viene scritto nella replica, ma indica la periodicità dei controlli di efficienza energetica stabilendo la cadenza quadriennale.In merito alla ordinanza sindacale n° 97252 del 15.12.2015 questa resta un provvedimento illegittimo per i motivi già illustrati, perchè emanata in carenza di poteri.Pertanto, nessuna pretesa può essere avanzata ponendo a fondamento un atto amministrativo illegittimo.Del resto la stessa Energeko Gas Italia riporta che il Comune di Brindisi si riserva di emettere un  nuovo regolamento per il febbraio 2018 ! L’argomento merita certamente l’approfondimento tecnico giuridico dedicato da tutte le parti considerata anche la delicatezza e talvolta la faraginosità delle norme che si sono susseguite negli anni.Ad ogni buon conto, l’obiettivo deve essere quello di fare chiarezza nell’interesse di tutti, dei cittadini, degli operatori del settore e della stessa amministrazione che si interfaccia con le tante problematiche.Il sottoscritto ritiene di non avere alcun obbligo di rispondere alle repliche tuttavia pare corretto rimanere nel contraddittorio iniziato. Ringrazio per l’attenzione che mi è stata prestata. Certamente interessante sarà conoscere la posizione del Commissario Giuffrè che è stato interessato alla questione.Brindisi, 05 gennaio 2018

Antonino Maniscalco

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