Consiglio comunale: polemiche su compensi Aro, commissioni bypassate e fusione Energeko-Bms. Approvata l’istituzione di un centro per l’autismo

BRINDISI – Consiglio comunale pieno di spunti quello svoltosi stamani. Tra le note positive vi sono da registrare: l’approvazione dell’ordine del giorno sull’istituzione di una struttura comunale da adibire a centro per il trattamento del disturbo dello spettro autistico, che è stata individuata al momento nell’immobile Ferrante Aporti del Paradiso o in alternativa alla Cittadella della ricerca, da affidare a due associazioni già individuate; l’approvazione dell’ordine del giorno sullo sportello del lavoro, con Palazzo Guerrieri che diventerà un Job center; l’approvazione della mozione per stipulare un patto così da garantire un ritorno economico derivante dalle grandi industrie anche sulle Pmi.

Rispetto al Piano per gli incidenti rilevanti è stato spiegato che rientrerà nel Pug mentre in merito all’interrogazione del M5S sulle somme percepite dai dipendenti comunali facenti parte dell’ufficio Aro Br/2, il capogruppo del M5S Gianluca Serra ha chiesto che il verbale del consiglio sia inviato alla Corte dei Conti in quanto l’amministrazione comunale avrebbe dovuto recuperare le somme percepite attraverso il trattenimento dei premi erogati dai dirigenti dall’ufficio stipendi, oltre al fatto che il Tribunale del lavoro ha respinto un anno fa la sospensiva richiesta dai dipendenti in merito al recupero delle somme.

E’ stato votato con 21 voti favorevoli (e con 10 membri dell’opposizione usciti dall’aula) anche il Piano di razionalizzazione delle partecipate che prevede la fusione per incorporazione dell’Energeko nella Brindisi Multiservizi, così da dare un taglio alla spartizione politica di poltrone. Secondo il M5S la soluzione migliore sarebbe stata rappresentata dalla creazione di una nuova grande partecipata, così da scalzare i responsabili di secondo livello messi lì dalla politica, mentre Saponaro della Lega ha espresso la propria contrarietà verso la soluzione proposta dal M5S perché con la Newco – a suo dire – non si tutelerebbero i lavoratori delle due partecipate, che sarebbero costretti a partecipare a un concorso pubblico.

Polemiche accese si sono registrate poi in merito alla circostanza che le delibere sulla fusione, sulla convenzione tra Comune e Rfi, sugli interventi per il diritto allo studio e i riconoscimenti dei debiti fuori bilancio non sono passati preliminarmente dal vaglio delle commissioni consiliari, così come previsto dall’art. 18 del Regolamento comunale. Ciò ha portato il capogruppo di Forza Italia Roberto Cavalera a parlare di metodo non aderente all’annunciata volontà della maggioranza di praticare la partecipazione democratica.

Il vicesindaco Brigante, dimostrando correttezza istituzionale, di fatto ha dato ragione a Cavalera ritirando la propria delibera sulla convenzione con Rfi proprio perché non discussa preliminarmente nell’apposita commissione.

Con il consigliere del Pd Elefante che ha sollecitato il presidente della commissione ai Lavori pubblici Antonino (LeU) a essere più solerte nella presentazione delle delibere al presidente del consiglio, con Antonino che ha fatto notare che la delibera gli è stata consegnata da Cellie (presidente del consiglio ed esponsente di Bbc) solo una settimana addietro, con quest’ultimo che ha dato ragione ad Antonino e ha lamentato a sua volta ritardi nella consegna da parte della macchina burocratica, alla fine si è sviscerato a fondo il problema, che sembra non essere riconducibile alla componente politica. Certo, sarebbe stato interessante ascoltare un intervento anche della parte tecnica del Comune per comprendere se le cose stiano realmente così.

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