Nella prima parte dell’anno in corso prosegue la fase espansiva dell’attività produttiva metalmeccanica, anche se si avvertono segnali di rallentamento diffusi all’intera area comunitaria. Nel primo trimestre del 2018, sulla base dei dati destagionalizzati di fonte ISTAT, l’attività produttiva metalmeccanica registra una flessione dello 0,4% rispetto al quarto trimestre del 2017 ma si evidenza, nel contempo, un progresso dei volumi realizzati pari al 4,4% nel confronto con l’analogo periodo dell’anno precedente. Cresce l’attività relativa alla fabbricazione di Prodotti in metallo (+7,8%) quella di Macchine e apparecchi meccanici (+4,4%) e di Altri mezzi di trasporto (+6,0%), in particolare navalmeccanica, aerospaziale e locomotive e materiale rotabile. Frena l’attività produttiva relativa alla costruzione di Autoveicoli (+0,5%) e flette la produzione di Computer, elettronica e strumenti di precisione (-1,6%). I livelli del primo trimestre si confermano nel complesso inferiori del 22,7% rispetto a quelli che si realizzavano nel periodo pre-recessivo (1°trimestre 2018). Sempre con riferimento al primo trimestre dell’anno in corso le esportazioni, benché in rallentamento rispetto alle dinamiche osservate nel 2017, sono cresciute del 3% nel confronto con l’analogo periodo dell’anno precedente. Il calo osservato verso le aree esterne all’Unione europea (-2,4%) è stato compensato da una crescita del 7,2% osservata verso i 28 paesi dell’area UE. Un apporto significativo è derivato dalle esportazioni verso la Francia (+6,9%) e la Germania (+5,3%), mentre sono diminuite, dopo alcuni anni di costante crescita, le quote di fatturato indirizzate verso gli Usa (-6,4%). Sulla base delle indicazioni provenienti dalla nostra consueta indagine congiunturale, la fase espansiva dovrebbe proseguire anche nella parte restante dell’anno. Crescono gli ordini in portafoglio e migliora il giudizio espresso dalle imprese sulle consistenze in essere mentre dovrebbe continuare ad espandersi la componente estera della domanda rivolta al settore. Su tali prospettive incombono però molte incognite: la non auspicabile guerra dei dazi, le eventuali sanzioni degli Usa verso Russia e Iran, la crescita dei prezzi delle materie prime e, in particolare, dei prezzi dei prodotti petroliferi mentre, per quanto concerne il nostro paese, assumeranno rilevante importanza anche gli sviluppi della crisi politica in atto. Con riferimento all’utilizzo del fattore lavoro, nei primi tre mesi dell’anno è continuato a diminuire l’utilizzo dell’istituto della Cassa Integrazione Guadagni (-48,6%) e si è registrata una dinamica occupazionale moderatamente positiva nelle imprese metalmeccaniche con oltre 500 dipendenti (+0,8%). Le tendenze positive in atto dovrebbero proseguire, rafforzandosi, anche nel corso dei prossimi sei mesi, come si evince dalle previsioni delle imprese partecipanti all’indagine che hanno anche dichiarato, nel 47% dei casi, di incontrare sul mercato del lavoro difficoltà nel reperire le figure professionali necessarie all’attività produttiva delle aziende.