Claudio Niccoli

Quello che è successo a Brindisi città ha dell’incredibile, credo che si sia consumata sulle spalle dei lavoratori, delle famiglie dei diversamente abili e dei bambini stessi la più grande truffa mediatica nell’esercizio dei ruoli.

La battaglia sulla qualità e quantità dei servizi ,nel comparto dell’assistenza è stata una battaglia che il movimento che mi onoro di rappresentare conduce da sempre,denunciare o sensibilizzare quello che sta succedendo nel Comparto dei Servizi Sociali è un obbligo morale e politico nei confronti della città e dei suoi cittadini.

NESSUNA SPECULAZIONE POLITICA O ELETTORALE SI NASCONDE NELLA NOSTRA POSIZIONE.

Abbiamo avuto la capacità di denunciare quello che stava accadendo fin dall’Agosto del 2017, con la divisione dei servizi dell’integrazione scolastica che mentre negli anni passati era totalmente a carico del Comune Capoluogo, sia per le scuole inferiori che per quelle superiori, per l’anno 2017 2018 la Provincia come per legge ha avocato a se’ il Servizio per le scuole Superiori iniziando di fatto un percorso autonomo che ha portato, rispetto alle proprie disponibilità finanziarie, ad una sensibile riduzione dell’orario di assistenza che dalle 30 ore è passato a 24.

Preoccupati di quanto stava accadendo abbiamo denunciato politicamente tutto, mettendo in moto una protesta civile e democratica da parte degli operatori del settore, delle famiglie, delle associazioni, che ha determinato una bella giornata di dibattito democratico.

La struttura Commissariale, in quella circostanza, ha dichiarato pubblicamente che per quanto riguardava il servizio di competenza Comunale non ci sarebbero stati tagli di nessun genere.

Le organizzazioni Sindacali tutte hanno iniziato uno studio ed un confronto con l’Amministrazione Comunale al fine di cercare di tutelare e conservare la qualità e quantità dei servizi.

Dopo diversi incontri scontri avuti con la struttura Commissariale resosi conto che la posizione dell’Amministrazione era cambiata  e che le risorse disponibili per il servizio erano state sensibilmente ridotte, al fine di risolvere la problematica e dopo diverse proposte fatte e rigettate proponeva prima dell’indizione della gara di appalto prevista per il 4 gennaio 2018 una proposta di accordo da inserire nel bando.

A tale proposta non solo la struttura commissariale non ha risposto,ma non ha mai voluto incontrare i Sindacati, ed non è stata inserita nel bando nessuna richiesta ad esclusione di una revisione degli elenchi della Platea storica.

Da questa posizione assurda e capotica nasce l’azione di protesta del sindacato con l’indizione della mobilitazione dei dipendenti il convolgimento degli utenti delle associazioni e delle famiglie.

Una sigla Sindacale per motivazioni sconosciute e per giustificazione non vere intraprendeva un altro percorso rispetto alla mobilitazione.

Ieri sera si è avuto l’epilogo di questa farsa,giocata o meglio recitata sulla pelle dei bambini dei lavoratori e delle famiglie.

Al fine, forse, di far saltare la mobilitazione e la manifestazione organizzata una sigla sindacale chiedeva un incontro per il 06 febbraio a nome di tutte le sigle, non avendone titolo.

Alla fine di questo incontro sono state indette conferenze stampa dal commissario Prefettizio e comunicati da parte del Sindacato e stranamente di qualche Partito.

Finalmente il re è nudo: secondo il Commissario Prefettizio e la Fp Cgil non esisteva nessun problema, on sono stati effettuati tagli di assistenza né di ore per gli assistenti.

BUGIE, SOLO BUGIE, FALSITA’ .

Il Commissario ha dichiarato che per l’anno scolastico 2018/2019 il Comune ha stanziato 1.800.000,00 euro che non sono stati effettuati dei tagli.

Falsità senza senso ,come da bando di gara, che ho allegato al presente comunicato, avete potuto verificare che i fondi disponibili saranno solo 1.288.175,00 per Brindisi cioè più 500.000,00 euro in meno rispetto ai 1.800.000,00, che tradotto in ore lavorative rispetto ai 98 operatori operanti significano una riduzione da 30 ore settimanali a 22 ore settimanali.

Quindi un taglio importante sulle ore e sulla qualità del servizio.

La fantasia non ha mai limiti!!! Si è affermato che tutto si sarebbe risolto con l’individuazione dell’azienda vincitrice del bando, attraverso incontri e patti per la gestione del servizio ed il mantenimento delle ore. Come, senza capienza economica? Forse l’Azienda che verrà sarà una azienda di beneficienza? Non lo farà mai e giustamente. Quindi ulteriore falsità.

Perché questa bugie,perché tali affermazioni sono state supportate da un onorevole sigla Sindacale? Perche’? Si gioca sulla pelle delle famiglie dei diversamente abili e sui lavoratori.

Ognuno dovrà rispondere quando a settembre, quanto da noi denunciato, e dalle altre sigle sindacali si verificherà.

Certo il commissario non ci sarà più, avrà preso in giro tutti ma gli altri ci saranno e come e dovranno pagare per le bugie raccontate.

Chi vincerà le elezioni, qualsiasi schieramento, si troverà questo problema procurato da altri e dovrà procedere a variazioni di bilancio ed ad utilizzo di ribassi d’asta con i tempi burocratici necessari. Perchè?

Perché la strutturale commissariale ha voluto fare per forza la gara, avrebbe potuto dare una proroga e lasciare alla politica la capacità di decidere cosa fare dell’integrazione scolastica.

Ma aveva forse la necessità di fare tagli per dimostrare una corretta gestione del bilancio, per permettere ai dirigenti di raggiungere gli obiettivi ed avere i premi di incentivazione, una storia squallida!!!!!

L’impegno che noi prendiamo oggi e manterremo domani è quello che la funzionalità dei servizi sociali sarà uno degli elementi fondamentali del programma della nostra coalizione e che l’integrazione scolastica non sarà più sottoposta a tagli e riduzioni. Ognuno risponda per la sua parte politica ,noi l’abbiamo fatto lo facciano anche gli altri.

                                                                                            Bpdt

                                                                                     Claudio NICCOLI

1 COMMENTO

  1. conosco abbastanza il redattore della nota che ha osservato alcune anomalie nel comparto dei Servizi Sociali e so di certo che non vi è alcuna speculazione elettorale nella trattazione dell’argomento. Vi sono, invece, alcune brevi considerazioni che maniacalmente desidero rivolgere sulla questione, immaginando che il Commissario prefettizio voglia procedere ad una rivisitazione degli atti, adottando i dovuti provvedimenti diretti a ripristinare e/o garantire la regolarità del procedimento, nonchè la legittimità e l’efficienza dell’azione amministrativa dell’Ente. Certamente, con riferimento alla breve gestione comunale del precedente commissario dott. Castelli, ha motivo l’estensore dell’articolo a voler dubitare che per la fattispecie rilevata non vi saranno i dovuti chiarimenti e nel quadro “degli obiettivi previsti di una sana gestione di bilancio consentire ai dirigenti ad avere i premi incentivanti”. Non è così. Le eventuali sregolatezze contabili, danni erariali, illeciti amministrativi non esonerano da colpe organi di indirizzo dell’Ente Locale ed ancor più organi di controllo sull’operato del Comune. Solo un esempio: dall’articolo “Hic et inde” pubblicato emerge chiaramente il mancato obbligatorio parere del Collegio dei Revisori che in più occasioni è stato rilevato, ma senza successo. Franco Leoci

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