Comune di Brindisi

BRINDISI – Il Tribunale di Brindisi – Giudice Silvia Nastasia – con una esemplare sentenza 2006/2017 del 22.12.2017 ha dichiarato che il Comune di Brindisi non ha consegnato ad una cittadina disabile un appartamento di edilizia residenziale pubblica conforme alla norma sull’abbattimento delle barriere architettoniche.

Lo stesso Comune potrà provvedere alla sostituzione dell’alloggio asserito come adatto ad ospitare un soggetto disabile e assegnato alla cittadina invalida al 100% con severe patologie e difficoltà deambulatorie od in alternativa dovrà corrisponderle un risarcimento per equivalente in misura di €. 500,00 mensili.

L’appartamento in questione sito al quartiere Sant’Elia realizzato in periodo recente, nel 2006 veniva consegnato alla cittadina costretta a vivere su una sedia a rotelle.

Da subito la cittadina evidenziava le carenze ed i difetti di conformità dell’appartamento consistenti nella presenza all’esterno di uno scivolo a pendenza non secondo norma (8%) ma del 9% stretto e con una curva, comandi degli interruttori ad altezza difficilmente utilizzabili da un disabile in carrozzina, impossibilità di transito agevole da un ambiente all’altro per le ridotte dimensioni in larghezza del corridoio e per la presenza di un pilastro antistante l’area di accesso a casa (la porta d’ingresso è posizionata di fronte!); il predetto pilastro altresì limita l’accesso agevole della carrozzina in cucina (possibile dopo circa cinque manovre di accostamento) ed altrettanto difficoltoso risulta l’accesso nel bagno spacciato per essere a norma secondo quelle che sono le esigenze di un disabile. A proposito del bagno questo non è dotato di pavimentazione idonea antiscivolo né le traverse di sostegno in prossimità dei servizi igienici sono state correttamente fissate ed installate: sin dai primi giorni di utilizzo hanno cominciato inesorabilmente a cedere ma la cosa più singolare è che una volta azionate creano un fastidioso sbarramento che a seconda della posizione in cui si trova l’utilizzatore finiscono per impedire di utilizzare i servizi o di imprigionare il malcapitato, che nel caso di portatori di handicap hanno ridotta capacità motoria. È inoltre mal posizionato il vano doccia al pari del lavabo che non è installato alla corretta altezza. Anche le soglie di accesso ai balconi sono insidie per chi è in carrozzina: sono alte 7 cm!: nel tentativo di transitarvi in carrozzina la stessa si è ribaltata e l’utilizzatrice stremata non è stata capace di rientrare nell’appartamento. Non ultimo l’appartamento è dotato di un piccolo vano stanza da letto che non consente alla carrozzina di accostarsi al letto costringendo l’assegnataria –priva di rete parentale- a compiere acrobazie per entrare ed uscire dal letto o talvolta a dormire sulla carrozzina quando stremata nelle forze.

L’A.N.M.I.C., Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili – Sezione Provinciale di Brindisi in persona del Presidente Mario Pentassuglia, manifesta di essere soddisfatta della decisione adottata dal Magistrato nonché dell’opera dell’avv. Alessandro Formosi – uno dei legali dell’associazione – che ha assistito la cittadina disabile nel giudizio iniziato nel 2009.

Quello che purtroppo non è oggi concepibile è che proprio il Comune di Brindisi abbia costretto un soggetto diversamente abile ad occupare un appartamento di edilizia residenziale non conforme ad ospitare la cittadina con ridotta capacità di deambulazione.

Purtroppo è noto alla associazione che altri disabili riscontrino nel quotidiano a Brindisi il medesimo problema in considerazione del comportamento affatto civile di alcuni automobilisti che occupano stalli di sosta per disabili o parcheggiano –ostruendole- in corrispondenza delle rampe di accesso ai marciapiedi per soggetti con ridotta capacità deambulatoria, ma altresì sono in tanti i cittadini assegnatari di  immobili residenziali pubblici prigionieri nelle abitazioni non dotate di rampe, ascensori o peggio ancora non conformi nemmeno all’interno alle normative in ordine all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Anmic Brindisi

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