Comune di Brindisi: “Carenza di organico e si cerca un altro dirigente”

Comune di Brindisi

I sottoscritti consiglieri comunali hanno avuto modo di apprendere casualmente – a seguito della consultazione dell’Albo Pretorio – della apertura di una selezione pubblica, ai sensi dell’art. 110, comma 1. del D.Lgs. n. 267/2000 e s.m.i., per l’individuazione di un Dirigente Amministrativo, con rapporto di lavoro a tempo determinato, cui affidare la direzione del Settore “Programmazione Economica e Sviluppo”. Senza voler entrare nuovamente nel merito di scelte politiche e di indirizzi della Amministrazione dagli scriventi a più riprese contestati, non ci si può astenere da alcune considerazioni. Il Comune di Brindisi sconta ormai da anni una carenza di organico assolutamente critica, che risulterà ulteriormente insostenibile all’esito delle già annunciate prossime quiescenze. Polizia Locale, Urbanistica, Anagrafe, Protocollo e Archivio sono solo alcuni dei settori che hanno evidenziato una scarsezza di risorse tale da causare continui disservizi e ritardi ai danni dell’utenza. In questo quadro desolante l’implementazione dell’assetto dirigenziale – al netto di tutte le opportune valutazioni in termini di risorse e limiti di bilancio – pur inserita nel Piano del Fabbisogno, non può continuare ad essere l’unica priorità, ma acquisterebbe un senso solo se affiancata ad un concreto e deciso impulso al piano assunzioni. Si auspica che la operatività a più riprese mostrata da questa Amministrazione con riferimento al quadro dirigenti possa finalmente concentrarsi su un potenziamento di quelli che sono gli ingranaggi operativi della macchina amministrativa. Promuovere nuovi generali quando le truppe continuano a scarseggiare appare una scelta pericolosamente antieconomica oltre che estremamente dannosa per la Città.

CONSIGLIERI COMUNALI Diego Rachiero Pasquale Luperti Michelangelo Greco Roberto Fusco Francesco Cannalire Alessio Carbonella Denise Aggiano Alessandro Antonino Giampaolo D’Onofrio

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1 COMMENTO

  1. Ben nove consiglieri comunali apprendono causualmente dall’Albo Pretorio dell’Ente e pubblicano su organi di Stampa della selezione pubblica per la individuazione di un Dirigente Amministrativo a tempo determinato cui affidare la gestione del complesso e delicato settore della Programmazione Economica e Sviluppo. Alle assolute e negativissime commenti espressi da detti consiglieri altre se ne aggiungono con dovizie di particolari ostative al surriferito atto selettivo. Orbene e pur conoscendo le finalità di spazzatura politica delle voci contrastanti alla gestione dell’Amministrazione comunale stimo utile evidenziare che la individuazione del Dirigente, il nebuloso, per usare un eufemismo, sistema inventato per la designazione e conseguenziale affidamento temporaneo dell’incarico sono di già sufficienti per dichiarare la inutilità dell’avvio della procedura adottata, che contrasta con le funzioni esercitate da numerosi consiglieri comunali costretti a ringraziare l’istituzione del legale Albo Pretorile per avere appreso una importante decisione dell’Organo di Programmazione e di quello di Esecuzione del Comune. Invero, i consiglieri contestatori della delibera di assunzione temporanea del Dirigente ancora fattivamente possono esercitare il mandato per il rinvio del problema a breve tempo, ma assicurando la legalità e produttività dell’atto amministrativo ai fini degli interessi della Comunità. E’ appena sufficiente verificare il piano occupazionale, ll numero dei dirigenti occupati e dei sostituti, la elevazione alla qualifica dirigenziale e pagamento del premio di produzione secondo la procedura della “pesatura” delle funzioni per rendersi conto ” a piè pari” dello stato in cui viene svolta l’attività dell’Ente. Naturalmente, in questo quadro restano e primeggiano ancora dipendenti ritenuti colpevoli, per esempio, del depauperamento del personale degli Uffici per aver contribuito a traferimenti inopportuni di Sede senza sostituzioni o per avere consentito a personale di ogni ordine e grado promozioni di merito con contestuale lascito degli attuali compiti. In conclusione non appare azzardato affermare che per taluni soggetti l’arte dell’apparire supera abbondantemente quello dell’agire concreto.
    Brindisi, 07/11/2024 Dott. Francesco Leoci

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