Comitato di quartiere Sciaia Materdomini: “Si illumini anche il tratto successivo al sottopasso”

Come comitato e come residenti, abbiamo apprezzato l’intervento “illuminante” delle strade di via Materdomini. Vorremmo però far notare tre punti che ci premono particolarmente e dei quali comunicammo necessità ed urgenza in più incontri avuti con tecnici e dirigenti del comune. I punti sono relativi alla sicurezza di residenti e non. Via Materdomini già da anni, pare attirare e invogliare parecchi automobilisti e motociclisti a transitare nella via, come fossero su un circuito libero in cui provare i propri mezzi. Non lo è. È una zona residenziale e percorrerla a gran velocità è un pericolo ed un disturbo dei residenti, anche nelle ore notturne. Chiediamo nuovamente, come fatto nei vari incontri, che il comune si adoperi per attuare limitatori di velocità o incrementare autovelox fissi o saltuari, per dissuadere la l’impeto velocistico dei vari piloti. Altro punto da rilevare è il tratto immediatamente successivo al sottopasso che introduce nel quartiere che non è stato coinvolto nel progetto di re-illuminazione. Come abbiamo più volte detto in ogni incontro avuto con tecnici e dirigenti, da nostre informazioni, studio di dati e protocolli, non è assolutamente vero che quel tratto debba restare al buio per non interferire con il cono di atterraggio dei velivoli. E’ una errata convinzione. Ci siamo proposti come intermediari con il direttore dell’aeroporto affinché le parti si parlassero (comune e autorità aerea) e si sfatasse una volta per tutte la posizione. L’illuminazione di detto tratto è fattibile e non può rimanere al buio. Ultimo punto, non meno importante: il marciapiede. Gli obblighi dei privati che vincolavano il rifacimento del tratto di marciapiede sono stati rimossi. Quindi sarebbe opportuno anticipare quanto prima il già pianificato intervento, poiché il tratto di fronte gli esercizi commerciali è di piccole dimensioni e obbliga i pedoni ad invadere la strada per poterlo superare con estremo pericolo per le auto che passano. Un’ultima nota che potrà sembrare polemica ma non lo è e della quale ci scusiamo anticipatamente: ogni volta che proponevamo quanto sopra negli incontri avuti, ci veniva rinfacciato che non c’era la copertura economica per poterlo attuare in un comune in predissesto come quello di Brindisi. A questo non possiamo non presentare l’amara constatazione che agli interventi di cui sopra impattano con spese relativamente minime per un comune, ed una tantum che riguardano la sicurezza, si è preferito allargare il numero dei dirigenti e degli staff con ulteriore aggravio sulle casse comunali ben al di là di spese quasi irrisorie. Oltre al fatto che si tratta della sicurezza dei cittadini, almeno quella dovrebbe avere la priorità.

Comitato di quartiere Sciaia Materdomini

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