BRINDISI – Lo avevamo annunciato nei giorni scorsi che la vicenda Comune – Falzarano era ancora lontana dal giungere ad una fine. Come anticipatoci da fonti interne alla ditta, infatti, l’Inps, dopo aver rilasciato il Durc con parere negativo, ha immediatamente riaperto la pratica, tant’è che lo stesso, in questi giorni, risultava nuovamente in lavorazione; come mai è accaduto tutto ciò?

Il problema risiederebbe nel fatto che la Falzarano aveva chiesto che i crediti vantati verso le pubbliche amministrazioni fossero compensati con i debiti contributivi verso i lavoratori. Ciò, evidentemente, non è stato recepito immediatamente dall’Inps, che ha certificato il mancato versamento dei contributi da parte della ditta per una somma ammontante ad oltre 4 mln di euro. In realtà, come detto, la Falzarano aveva chiesto una compensazione, pertanto sarebbe da ritenere logico il mancato versamento di tali importi.

 

La questione andrà risolta in punta di diritto e servirà un’attenta attività ermeneutica per comprendere se il principio espresso dal Consiglio di Stato, secondo il quale la ditta affidataria deve avere il Durc in regola per tutto l’arco temporale che va dall’aggiudicazione fino alla firma del contratto, si attagli anche alla fattispecie in oggetto. Il ribaltato parere fornito dall’Inps sulla regolarità contributiva della Falzarano lascia dubbi sulla reale responsabilità della ditta: se si dovesse accertare, infatti, che sulla vicenda abbiano pesato esclusivamente intoppi burocratici, verrebbe meno la colpa dell’affidatario eccepita dal Comune ed utilizzata dallo stesso come addentellato giuridico per giungere alla revoca dell’affidamento del servizio.

Nei prossimi giorni, comunque, i referenti della Ecologia Falzarano diffonderanno un comunicato o, in alternativa, convocheranno una conferenza stampa (che si preannuncia infuocata), nella quale spiegheranno approfonditamente lo stato dell’arte.

 

Andrea Pezzuto Redazione
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