Colpo Gobbo: “Lo Carabbiniero mascarato” – di Bastiancontrario       

Jennaro Antonio FEDERICO, noto librettista napoletano autore di opere buffe quali “Lo  frate nnamorato”, “La zita” e “Gli ingannati”, a questa storia avrebbe dato certamente il titolo giocoso di “Lo carabbiniero mascarato”. La vicenda a cui mi riferisco è la recente ospitata del Capitano Ultimo ad “Otto e mezzo”. Di fronte al bel figurino ingessato della Lilly c’era, in collegamento da una località top secret, il colonnello dei Carabinieri Sergio De Caprio, il mitico Capitano Ultimo,colui che arrestò “Totò o curtu”. Personaggio ben noto anche alla gente  comune per la sua coraggiosa lotta alla mafia e alla criminalità in genere, De Caprio ha alle spalle una lunga storia immortalata in un bel libro e in un film di successo. Il colonnello, di recente, si è visto togliere la scorta ed  assegnare ad altro incarico presso i carabinieri forestali. E di  tutto ciò egli doveva parlare, rispondendo alle domandine , spesso incongrue,della Gruber e ascoltando gli interventi degli altri due giornalisti ospiti. Ma per sottoporsi a questa intervista televisiva, il colonnello de Caprio, abbastanza sorprendentemente, ha pensato bene di dare un  tocco brividoso alla sua apparizione, calzando sul bel faccione una sorta di manicotto-scaldaviso rosso con tanto di logo bianco dell’Arma. Non un passamontagna, un cappuccio o un mefisto dunque, ma un tubolare di stoffa che gli copriva naso,bocca e gola, come se il semi mascherato ospite, più che proteggere i connotati, volesse proteggere le tonsille. Si vedevano quindi la sua nobile pelata e i suoi vivi occhi intelligenti. Anche la voce, col suo netto accento toscano (è infatti di Montevarchi, Arezzo), non era distorta da alcun marchingegno, ma giungeva in studio e a casa bella netta, pulita. Non riesco a capire il perché di quell’inutile camuffamento, assai simile a quello di certe madamine veneziane che durante il carnevale indossavano mascherine … trasparenti. Civetteria, piccolo tocco di spettacolarità concessa a mamma TV o  più semplicemente un goffo errore? Chiarisco di avere il massimo rispetto sia per l’Arma dei Carabinieri sia per l’eroe De Caprio, ma penso che, l’altra sera sulla 7, sia stato quanto meno inopportuno ricorrere a quei mezzi da programma televisivo trash. L’identità dell’ex Capitano Ultimo è ben nota “Lippis et tonsoribus”, per dirla con il vecchio Orazio. Non è con il manicotto rosso che si tiene lontano il pericolo di un vendetta della mafia. Ci vuole ben altro, compresa quella scorta che gli è stata ora negata. Auguri di una prossima, felice, meritatissima pensione, colonnello De Caprio e, La prego, non nasconda più la sua faccia: Abbiamo tutti bisogno di vedere le sembianze di un italiano serio, onesto, coraggioso.

                                                                                                    Bastiancontrario      

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