E’ l’eroina del momento. Ha tutti i riflettori puntati addosso. E’ stata addirittura indicata come probabile assegnataria del premio Nobel per la pace. Sto parlando di Greta Thumberg, questa giovane tenace ambientalista svedese dal nome di fiaba e dal cognome di birra bionda. Ma lei, stranamente, bionda non è, e , in quanto ad aspetto, nemmeno troppo vichinga. Più che altro sembra Pippi Calzelunghe. Ma è tosta come una valchiria. A Bruxelles, davanti al parlamento europeo, ha intimato ai presenti di non fare i mascalzoni e di rimboccarsi le maniche per salvare il pianeta e fare crescere bene i giovani. E qui ha ragione, perché lei, in effetti, col suo puffesco 1,40 non pare molto cresciuta. Sembra avere l’età di Heidi non sedici anni! Ma avete presente le foto che ritraggono le dive svedesi Greta Garbo, Anita Ekberg, Britt Ekland sedicenni?
Sventole bonazze da far girare la testa! Questa qui porta ancora le trecce e i calzettoni i bianchi, roba che neanche la Gigliola Cinguetti o la Nada ai loro tempi! Greta, piccola mia, ti rendi conto che all’età tua Lucrezia Borgia aveva già un figlio e che la signorina Karima Maharoug, meglio nota come Ruby Rubacuori, la nipote di Mubarak e di Silvio, alla tua età aveva già fritto padellate di polpi? E allora datti da fare, cresci, sperimenta, evolviti, cambia look, mettiti un tacco dodici. In questo futile mondo l’immagine è tutto. Più sarai strafiga e più il tuo messaggio passerà. L’ambiente val bene una messa in … scena.
Bastiancontrario