Colpo gobbo: “C’è’ Ponte e Ponte” – di Bastian Contrario

De minima non curat Praetor, recita la nota massima latina. Io penso che non solo i pretori, ma anche gli architecti, almeno quelli famosi, facciano lo stesso. Il Maestro Santiago Calatrava, gran paraguru dei progettisti, si è inventato a Venezia un ponte mozzafiato, elegante e sofisticato, tutto in vetro come la scarpetta di Cenerentola. C’è solo un piccolo neo: i gradini sono pure loro di vetro e, quando sono molto umidi o ghiacciati, cioè quasi sempre, causano ruzzoloni da smadonnamento e da risarcimento. Noi a Brindisi, in via del mare, abbiamo il fratello deforme di quel ponte: sgraziato, goffo, provinciale. Però lì non si scivola perché i gradoni sono brutti ma funzionali. Gran paraguru, venga da noi a vedere come si fanno i ponti, please!

Bastiancontrario

5 COMMENTI

  1. Sì ma a Brindisi stannu picchi turiste svedesi giuvani e senza mutandini ca nchiananu lu ponti. Ar massimu ndi tocca Cosimina ti Mandrachi. Megghiu cussini. ….

  2. Ah perché c’è qualcuno che l’ha mai usato? Inutile!
    Ennesimo spreco di moneta pubblica per la realizzazione di un ponte inutile e in evidente contrasto estetico con la zona.

  3. Hai ragione piena Paraguru Emmienzu, un ponte miracoloso realizzato con la maestria dei nostri creativi Geoarchitetti comunali sono stati capaci di realizzare un ponte che non porta da nessuna parte, che i diversamente abili risalgono con il pensiero e l’immaginazione. Altro che Calatrava! qui siamo molto più avanti anzi in alto!

  4. Pessimo, davvero pessimo articolo! Iniziamo a non criticare le cose della ns città! Cambiamo registro… spero che il cambiamento possa partire dal voi giornalisti o presunti tali!

  5. Egregio Paolo, i giornalisti fanno egregiamente il loro lavoro di informazione, mentre altri professionisti e politici bisognerebbe metterli in condizione di non danneggiare i beni comuni.
    Se qualcuno, a giusta ragione critica, sarebbe più corretto analizzare nello specifico le critiche, magari cercando di darne una giusta interpretazione, ma osservazioni come la sua, contro la stampa, dimostrano poca lungimiranza e molta superficialità

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