“Enav deve salvaguardare i livelli occupazionali e contrattuali. Nei prossimi giorni  chiederemo alla società di  poter ricevere il piano industriale e agiremo a livello regionale per chiedere chiarezza alla giunta sui possibili rischi occupazionali che comporterebbe l’eventuale chiusura del Centro di Controllo di Brindisi”. Lo dichiarano i consiglieri del M5S Gianluca Bozzetti e Antonio Trevisi in seguito alla diffusione del piano aziendale della società per gli anni 2018-2022 che prevede la riduzione da quattro a due dei Centri di Controllo  presenti in Italia, con la riorganizzazione di quelle situate a Brindisi e Padova. A fronte dello smantellamento del Centro di Controllo del traffico aereo, a Brindisi è prevista la creazione di un Hub per la gestione da remoto delle torri di controllo.

 

“Le modalità attuative non sono ancora note – spiega Bozzetti  – ma  guardando esperienze simili in altri Hub nazionali, il timore è che ci possano essere ripercussioni negative sul numero dei dipendenti. Il trasferimento del servizio da Brindisi a Roma, comporterebbe inevitabilmente anche un danno per l’indotto,  ad esempio per aziende come Tecnosky che attualmente si occupa della manutenzione e dell’assistenza tecnica del Centro di Controllo Enav di Brindisi. La nostra città – continua il consigliere pentastellato – non è più disposta a subire passivamente decisioni che la penalizzano, dopo la perdita dell’Autorità Portuale e del presidio di Polizia Postale e l’accorpamento della Camera di Commercio di Brindisi con quella di Taranto. Si tratterebbe dell’ennesimo schiaffo alla città causato dalla mancanza di volontà e dal disinteresse delle istituzioni locali, soprattutto regionali”.

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