BARI – “Ci piacerebbe essere smentiti, ma la sensazione forte è quella che il Centro Risvegli di Ceglie Messapica sarà l’ennesima incompiuta della Sanità pugliese.

Per questo motivo ho presentato un’interrogazione urgente al presidente, nonché assessore regionale alla Sanità, Michele Emiliano per conoscere le motivazioni che hanno portato a preferire il normale appalto, rispetto al previsto project financing, ovvero una collaborazione tra pubblico e privato, per abbattere i tempi di realizzazione del Centro, che avrebbe dovuto comportare il coinvolgimento solo di istituti di ricerca di respiro internazionale.

Invece – come già denunciato, nei mesi scorsi, dal nostro deputato brindisino, Nicola Ciracì – si torna ai metodi burocratici affidati alle Asl e uffici regionali, tempi lunghi che potrebbero diventare biblici in presenza di eventuali ricorsi al Tar.

A tutto questo si aggiunge che l’affidamento della gestione solo di cinque anni sono un periodo troppo limitato per essere appetibile sotto l’aspetto della programmazione per qualsiasi istituto scientifico e di ricerca: insomma, qualcuno a sinistra rema contro Ceglie. Emiliano ci spieghi in aula perché”.

Lo afferma, in una nota, il presidente del gruppo regionale di Direzione Italia, Ignazio Zullo.

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