“C’è gente per bene, ma c’è anche uno strascico della malavita e un passato da cui bisogna riscattarsi”.

Eloquenti le parole del dr. Di Napoli, ex capo della procura di Brindisi.

E prima di lui, un altro magistrato (Dr. Lisi) era intervenuto più o meno con le stesse argomentazioni.

E’ la conferma che quello che andiamo dicendo dall’inizio della campagna  elettorale è vero e  che non abbiamo parlato di semplici “operazioni nostalgia” e nemmeno di elementi di folclore.

Certe presenze rappresentano (citando Don Luigi Ciotti)  “una drammatica ipoteca sul futuro” della nostra città.

Il monito che arriva da questi uomini di legge deve guidare le coscienze di tutte e tutti e quindi  le matite nelle cabine elettorali.

Abbiamo una sola storia che racconta il futuro ed è rappresentata da Riccardo Rossi.

Siamo di fronte ad un punto di snodo cruciale per la nostra città.

Sosteniamo Riccardo Rossi perché c’è bisogno di onestà ,di tensione morale, di speranza per  quei giovani che ci stanno insegnando con il loro impegno che cambiare è possibile.

Abbiamo il dovere morale di  contrastare quel  potere politico distorto, arrogante, disonesto e cialtrone che ha bloccato per troppo tempo la nostra città.

Sosteniamo Riccardo Rossi perché questa città ha fame di cultura,di sviluppo, di occasioni di crescita e di lavoro, di tutela del bene comune,di rispetto dell’ambiente.

La città, mai come questa volta, è chiamata ad una scelta decisiva per il suo avvenire: il futuro e la storia che cambia con Riccardo Rossi, il passato e il peggio della storia politica e della cronaca degli ultimi decenni  con Roberto Cavalera.

Brindisi non distrarti al bivio.

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