CAROVIGNO – 10 dicembre 2018: il Natale che non c’è a Carovigno, in una città spenta, vuota, in cui gli abitanti, per respirare l’atmosfera natalizia, sono costretti a recarsi nei paesi limitrofi. Carovigno, con le aspettative deluse in primis da parte dei commercianti, che aspettavano il periodo natalizio, come ogni anno, per aumentare i propri profitti ed invece si sono ritrovati con la clientela quasi obbligata a fare acquisti altrove, per la mancanza assoluta di eventi attrattori a fare da traino alle attività commerciali. Per non parlare delle aspettative disattese da parte dei bambini e delle scuole, da sempre protagonisti di momenti emozionanti di condivisione per la comunità, come l’accensione dell’Albero e l’arrivo di Babbo Natale, che quest’anno, al momento, non hanno ancora potuto vivere questi momenti di gioia nella propria città. Una comunità che, per la prima volta nella storia, si ritrova a metà dicembre senza albero di Natale e senza luminarie, ma soprattutto senza una programmazione adeguata. Una città come Carovigno, a vocazione turistica, con la tassa di soggiorno che per il 2018 ha registrato delle entrate pari a 100.000 euro circa, non può e non deve permettersi il lusso di sprecare le risorse in questo modo, arrecando alla cittadina un danno d’immagine tale e sperperando in maniera confusionaria e completamente fuori dal contesto una somma pari a circa 30.000 euro.
A dirla tutta sembra l’inaugurazione di una nuova era, che si potrebbe definire del pressappochismo, priva di programmazione, organizzazione, coordinamento, ma soprattutto priva dell’entusiasmo e dell’amore per la propria cittadina a cui eravamo stati abituati negli ultimi anni.
Già nel consiglio comunale del 29 Novembre scorso avevamo sollevato il problema del programma natalizio e delle luminarie nella città , ma il sindaco con il suo modo ARROGANTE, borioso e incapace aveva rassicurato che era tutto sistemato e tutto sotto controllo, così come pure era stato sollevato il problema del difficile accesso al comune e sempre con la stessa boriosità e arroganza, il sindaco aveva addirittura proposto la sistemazione dei TORNELLI all’ingresso della Casa Comunale.
La realtà è che il Partito Democratico ed il Centrosinistra, che guidano questa Amministrazione Comunale, cercano un Capro Espiatorio che non è solo quello che all’occorrenza paga per gli altri, ma è soprattutto e anzitutto un principio esplicativo che mostra il fallimento. Noi come opposizione abbiamo sempre proposto una collaborazione fattiva e positiva, ma la loro arroganza e boriosità impedisce un qualsiasi tipo di comunicazione costruttiva.
Antonella Annicchiarico
Capogruppo “Carovigno Nuova”
Antonio Pagliara
Capogruppo “Noi con Carovigno “