Capitale Italiana della Cultura 2020. Parla il Presidente della Pro Loco Ostuni Marina

BRINDISI – Riportiamo un’intervista apparsa sulla testata online Brindisi Sera.

All’indomani della notizia di esclusione di Ceglie Messapica, capofila di sette comuni facenti parte del Gal Alto salento 2020, a  Capitale Italiana della Cultura 2020 abbiamo raggiunto il Presidente della Pro Loco Ostuni Marina, prof. Domenico Greco, che si ricorderà aveva suggerito ai sindaci del territorio l’opportunità di parteciparvi.

di seguito l’intervista:

Presidente, delusi di non essere riusciti ad entrare nella lista dei Dieci?

L’esperienza di Ceglie e Gal alto Salento a Capitale Italiana della Cultura 2020 è stata portata avanti per mettere insieme in sinergia un territorio ed ha una portata al di là della semplice partecipazione ad un concorso e la Pro Loco Ostuni Marina cercherà di portare avanti questo discorso perché ha a cuore lo sviluppo turistico alberghiero del territorio .

Quindi avete in mente un Grande Progetto per promuovere il territorio. Presidente, ci dica qualcosa in merito.

Il nostro “Vero Sogno” è quello di far lavorare gli alberghi e le strutture ricettive nei periodi “morti” significa , induttivamente, creare posti di lavoro per i giovani e per i meno giovani. E nelle opportunità dobbiamo includere tutte le strutture commerciali che negli ultimi tempi stanno soffrendo una crisi senza precedenti. Tutti devono avere le stesse probabilità di concorrere allo sviluppo del nostro territorio e per territorio non intendo solo Ostuni, ma tutti i Comuni vicini ovvero quelli facenti parte del Gal Alto Salento.

Può spiegarsi meglio Presidente?

Il territorio dell’Alto-Salento è una provincia ricca di storia, cultura, e paesaggi, dove il visitatore e spettatore, attore e regista di uno splendido spettacolo di cultura, natura ed appagamento di sensi (si pensi alla cultura enogastronomica di San Michele Salentino e Ceglie Messapica, a Torre Guaceto, al Parco del Cillarese, al parco delle Dune Costiere, alla Grotta D’Agnano, al Museo delle Civiltà Preclassiche etc..). In definitiva possediamo un menù di altissimo livello perché non è specialistico, ma naturalmente articolato, variegato, multiculturale e multi esperienziale. La motivazione della candidatura  era solo un pretesto, in realtà occorrerà continuare il discorso con politiche di promozione territoriale non individualiste ma in sinergia. Unire le proprie forze con passione per promuovere un’area intera diventa una grande scommessa. La formazione di un “Distretto Turistico” all’interno di un territorio rende più attrattivo il medesimo con un obiettivo principale. Presentare ai sette sindaci il metodo partecipato e contemporaneo, di pensare lo sviluppo dei territori come elemento di una rete omogenea evitando le solite dispersioni individualistiche.

Creare un immagine comune e coordinata alla luce dell’attuale frammentarietà della comunicazione. L’obiettivo metodologico sarà quello di coinvolgere le diverse comunità e porre al centro dell’attività amministrativa dei comuni la cultura, il turismo, la cultura enogastronomica e l’inclusione. Ne scaturirà un prodotto condiviso e trasversale, una vera leva dinamica di sviluppo umano, sociale ed economico che contribuirà a generare l’idea di fare impresa insieme. E’ una grande, unica occasione di mettere insieme tante realtà in apparenza diverse, ma che porterebbero ad una fruizione e ricezione alberghiera diffusa ed integrata (immaginatevi soltanto un sito comune che integra tutta l’informazione). Questo è il vero nostro Sogno.Gli elementi di Governance, di sinergia pubblico-privato e di contesto economico, poi, contribuirà a rinforzare la sostenibilità e la credibilità .

Un’ultima domanda Presidente: ci sono state delle critiche al vostro operato.

Le critiche ci saranno sempre qualunque cosa si faccia, io dico sempre che nel nostro territorio chi opera subisce le critiche, chi non opera Fa le critiche 

 

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