Cantieri Balsamo Shipping, manifestazione di protesta e affondo della Fiom

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una nota della Cgil e della Fiom Cgil.

Con la presente, si comunica che le scriventi hanno indetto per lunedì 16 aprile p.v., alle ore 9,30, una manifestazione presso l’Autorità di Sistema Portuale di Brindisi, per protestare in merito alla vertenza in oggetto specificata i cui effetti si riverberano sui Lavoratori, che tra pochi giorni saranno licenziati, e sull’economia, di per sé gia provata, del nostro territorio.

Ragion per cui si riporta, qui di seguito, integralmente, la nota a firma della CGIL e FIOM CGIL inviata alla Task Force Politiche del Lavoro della Regione Puglia con cui si evidenziava la problematica di cui trattasi:

“I Cantieri Balsamo Shipping Srl  e Damarin sono una realtà economica del nostro territorio sin dal 1972 e da sempre hanno dato lavoro al territorio, portando sino ad oggi al compiuto pensionamento oltre 50 unità professionali.

Da sempre hanno operato sul mercato nelle nuove costruzioni sia per operatori pubblici che privati quali Navalcostarmi, Fincantieri, la GDF e il Corpo delle Capitanerie di Porto.

Una vicenda giudiziaria, conclusasi con l’assoluzione piena del management, però ha bloccato l’economia dell’Azienda, che con molta fatica sta provando a tornare ad essere quella realtà economica che tanto lustro ha dato al territorio.

Non ultimo si è inserita la problematica relativa al pagamento dei canoni demaniali in favore dell’Autorità Sistema Portuale Mare Adriatico, che sebbene siano stati onorati a mezzo polizza assicurativa, hanno generato comunque da parte dell’Ente concedente, la richiesta di liberare la zona in concessione, con conseguente licenziamento dei lavoratori in essa applicati.

Inoltre, chi in questo momento applica clausole asettiche che mirano alla liberazione della zona concessa, dovrebbe tenere a mente che la Cantieri Balsamo ha investito ingenti somme per rendere l’Area demaniale una zona ad alta produttività in materia cantieristica, sicchè tale investimento dovrà comunque essere tenuto da conto.

A questo punto, per quanto di nostra competenza, vi sono circa 20 famiglie che, laddove si verificasse la chiusura del cantiere a causa della esecuzione delle richieste dell’Autorità, rimarrebbero senza reddito in un territorio che già soffre su diversi settori.

Occorre puntualizzare che questa richiesta è tanto più sconcertante se si considera che l’Azienda dal punto di vista delle commesse è in pieno exploit economico e può far fronte anche ad un incremento ingente di forza lavoro, sicchè questa decisione appare doppiamente punitiva e priva di utilità economica, sia per il territorio Brindisino, che per la stessa Autorità di Sistema.

Adesso il termine ultimo è giunto, ove entro il 26 aprile non si riesca a risolvere la problematica relativa al rilascio dell’area demaniale, il cantiere sarà costretto a chiudere e i lavoratori – tutti professionisti con alta specializzazione in materia cantieristico-navale –  saranno licenziati.

Più volte l’Azienda ha cercato un incontro con i vertici dell’Autorità di Sistema, ma non è stato possibile che ciò avvenisse, sicchè  si rende necessario  chiedere un incontro pubblico  teso alla discussione e risoluzione della problematica che,  per quanto compete a CGIL e FIOM CGIL abbraccia essenzialmente le problematiche dei dipendenti coinvolti, ma che sicuramente dovrà riguardare la soluzione della intera controversia sotto i diversi aspetti logistico-economici.

Infine, in data odierna l’Azienda ha comunicato con propria missiva – di cui si allega copia –  ai Lavoratori che nei prossimi giorni avvierà le procedure di licenziamento di tutto il personale.

Alla luce di tutto quanto innanzi dedotto, si pone con urgenza la necessità di risolvere quanto prima la vertenza, pertanto

 SI CHIEDE

Ai rappresentanti ed Organi in indirizzo di fissare con sollecitudine un incontro fra tutte le parti interessate presso la Task Force Regionale Politiche del Lavoro, al fine di concludere l’annosa vicenda che vede coinvolte tante famiglie”.

Ora, tenuto conto che ad oggi non si sono posti in essere tutti gli opportuni provvedimenti per risolvere tale grave problematica, le scriventi preannunciano, oltre alla manifestazione comunicata, ulteriori iniziative anche di carattere pubblico presso la sede della Regione Puglia in difesa dei Lavoratori.

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