Calcio, serie D: vittoria in trasferta per il Brindisi a Molfetta (2-3) – di Giancarlo Errico

Vittoria in trasferta per il Brindisi che riesce a violare il “Poli” di Molfetta con un pirotecnico e sofferto 3 a 2. E sì, perché la partita ha visto un continuo alternarsi di emozioni e di situazioni di gioco. Dopo un’iniziale fase di studio c’è stato il rigore, un po’ generoso, che portava in vantaggio la formazione barese ma, dopo il cambio (coraggioso) di Mancarella, la partita ha cambiato volto, con il pareggio di capitan D’Anna e la rete del vantaggio del neo entrato Felleca, che ha destato buone impressioni. Il secondo tempo si apriva con un Brindisi determinato e aggressivo, tanto che dopo soli otto minuti trovava la terza marcatura con Dammacco, uomo importante nell’economia del gioco biancazzurro, e questo faceva pensare a una vittoria ormai acquisita ma si sa, nel calcio mai dare niente per scontato e così che, favorita anche dall’espulsione (esagerata) di Esposito, il Molfetta riapriva la gara grazie al gol di Fucci. I restanti 25’ sono stati vissuti con apprensione, non per la pressione neanche tanto eccessiva dei molfettesi, quanto per il timore di veder nuovamente sfumare nei minuti finali una vittoria che i biancazzurri meritavano di portare a casa. Fortunatamente questa volta tutto è filato liscio e i tre punti sono stati incamerati in risposta anche alle vittorie conseguite dalle dirette concorrenti: in casa per la Cavese (contro il Casarano) e il Nardò, in trasferta per il Barletta, mentre il Fasano ha pareggiato con l’Altamura. La classifica, al quasi giro di boa, comincia a delinearsi in modo più chiaro, con le cinque squadre attualmente ai vertici che probabilmente si giocheranno la promozione, e in questi ultimi tre turni d’andata ci saranno alcuni scontri diretti che saranno determinanti, soprattutto per il Brindisi che domenica prossima se la vedrà con l’imbattuto Nardò e nel turno seguente farà visita alla capolista Cavese. Superfluo dire ciò che dovranno fare D’Anna e compagni ma anche i tifosi biancazzurri!

Giancarlo Errico

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