Buon pareggio del Brindisi contro l’Andria che le consente di ottenere il quarto punto in due partite e continuare una risalita lenta ma incoraggiante. C’è pareggio e pareggio e mai come in questo momento uno 0 a 0 è accolto come un risultato positivo, perché ottenuto in trasferta contro una squadra di valore tecnico notevole, e perché sembra si sia trovato un assetto tattico equilibrato che le consente di guardare ai prossimi difficili impegni con maggior fiducia. Non vorrei sembrare troppo ottimista, ma aver mantenuto la porta di Pizzolato inviolata in questi due match può essere il segno di un diverso approccio nei confronti delle squadre avversarie, che sono state affrontate con la giusta determinazione e soprattutto con un rendimento costante per tutto l’arco dei match. Allo stesso modo però, abbiamo il dovere di evidenziare come i biancazzurri continuino a essere poco incisivi in avanti, con il secondo peggior attacco del girone. Non è necessario essere dei matematici per comprendere che 16 reti in 21 partite è un dato poco soddisfacente. I numeri spesso devono essere ben interpretati e quel dato visto così potrebbe anche dire che quei gol avrebbero permesso di vincere altrettanti incontri e parlare di una formazione in testa alla classifica, ma purtroppo sappiamo che per il Brindisi non è così. La speranza dei tifosi è che il lavoro di mister De Luca sia programmato a tappe con: A) amalgamare gli ultimi giocatori arrivati in rosa; B) secondo la teoria del “primo non prenderle” registrare al meglio la difesa; C) mettere nelle condizioni gli attaccanti di procurarsi occasioni da rete. Più facile a dirsi che a farsi! Il recupero di mercoledì prossimo con il Portici e il derby casalingo di domenica con il Taranto potrebbero rappresentare un punto di svolta importante per questa difficile stagione agonistica, al pari delle novità societarie che sembrerebbero essere in dirittura d’arrivo. I tifosi incrociano le dita.