Calcio, serie D: ennesima sconfitta del Brindisi che perde a Molfetta (3-1)

Generalmente quest’articolo è pubblicato il giorno seguente al match giocato di domenica cercando di commentare, più che la stretta cronaca, le sensazioni di quanto visto in campo. Nella partita contro il Molfetta, giocata sabato pomeriggio, si è assistito al solito copione visto in questa stagione e i pareri sarebbero stati quelli già proposti nelle settimane scorse, con l’articolo diffuso nella giornata di ieri. Ma c’era, da parte di tutti coloro che seguono le sorti del calcio brindisino, la percezione che qualcosa sarebbe accaduto, e puntualmente è successo, permettendomi così di illustrare oggi quanto avvenuto nelle ultime ore. Davanti a numeri tanto evidenti il presidente Arigliano non poteva restare immobile: 6 sconfitte su 6 partite (dalla serie A alla serie D solo noi e la Sancataldese); 3 reti realizzate e 14 subite (peggio del Brindisi solo il Nola con 16 ma con 2 vittorie). Tanto tuonò che piovve e di conseguenza tutto ciò che era stato facilmente prevedibile dai tifosi, si è verificato. Una squadra che partecipa a un campionato così duro e difficile come la D non può permettersi di giocarlo con una squadra junior, soprattutto se il suo obiettivo, annunciato dal presidente, è la salvezza e qui c’è da fare la prima riflessione; come poteva realizzarsi l’intento del DG Visone che in avvio di stagione dichiarava che la formazione creata era da play-off. Inoltre, come pensava mister Chianese di affrontare una stagione cosi lunga, confidando sulla tenuta psicologica di un gruppo di ragazzini volenterosi sì, ma con tanti limiti tecnici e d’esperienza. Infine perché Arigliano, massimo dirigente, ha accettato senza riserve un progetto suicida che la stragrande maggioranza giudicava con enormi limiti di successo. Le conseguenze? Chianese esonerato, il DG Visone e il consulente di mercato (?) Montella dimissionari, alcuni atleti allontanati e, cosa più grave, ricostruire tutto buttando via il lavoro fatto da inizio stagione a oggi. I nomi che circolano per sostituire i partenti sono: Danucci o Cazzarò come allenatore e Dionisio come direttore sportivo, personaggi che conoscono la piazza e questo potrebbe rappresentare un vantaggio, bisognerà capire se accetteranno e se saranno in grado d’incidere nella svolta auspicata dai tifosi. IN BOCCA AL LUPO BRINDISI!

Giancarlo Errico

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