Il pareggio tra Brindisi e il Costa d’Amalfi è l’ennesima occasione mancata da parte dei bianco azzurri di dare una svolta importante alla propria stagione. Il match rappresentava il momento ideale per iniziare quella scalata alla zona play-out che ormai è diventato l’unico obiettivo oggettivamente raggiungibile; ma come ormai è consuetudine, i brindisini non sono stati capaci di far tesoro di un doppio vantaggio che sembrava aver messo il risultato al sicuro, gettando alle ortiche la ghiotta occasione di rosicchiare tre punti a una diretta avversaria e portarsi a un solo punto da essa. A rendere ancora più deprimente l’analisi del risultato è che dopo la rete del 1 a 2 dei costieri c’è stata l’espulsione, al 76’, di un suo giocatore che avrebbe dovuto rendere più semplice per i bianco azzurri il controllo dei minuti finali e portare a casa la vittoria, ma così non è stato e i campani hanno continuato ad attaccare mettendo alle corde Citro e compagni, dimostrando come anche una squadra di bassa classifica e con qualità tecniche normali sia stata capace di conquistare un insperato pareggio grazie alla determinazione e alla grinta gettata sul campo. Spesso nei campionati dilettantistici non si gioca puntando solo sulle qualità tecniche ma diventa determinante lo spirito di gruppo e il carattere che questo mostra in campo; probabilmente il Brindisi non possiede queste caratteristiche e la prova la ritroviamo nei tanti punti “regalati” nel corso di questa stagione. Credere che gli uomini di mister Ragno tirino fuori questi attributi poc’anzi menzionati è l’unica speranza alla quale i tifosi possono aggrapparsi in questa fase finale di campionato anche se, è giusto ricordarlo, potrebbe non essere più sufficiente, nonostante la matematica dica il contrario.
Giancarlo Errico