BRINDISI – In città non si parla d’altro: la caduta dell’Amministrazione Carluccio ed il conseguente arrivo del Commissario prefettizio ingesseranno la città per un anno oppure  agevoleranno una “bonifica ambientale” (in senso lato) di cui si avverte l’improcrastinabile esigenza?




E’ presto per dirlo, e soprattutto la verità, solitamente, si trova nel mezzo. Di certo, invece, c’è che i brindisini si ritroveranno nelle casse comunali circa 800.000 euro in più! A tanto ammonta infatti la spesa corrente relativa alle indennità degli amministratori, dei consiglieri comunali e dello staff di cui si era attorniata la Carluccio. Nello specifico: i tre componenti dello staff costavano 73.000 euro; la Giunta 450.000 euro; i gettoni di presenza dei consiglieri circa 23.000 euro di media al mese, che moltiplicato per 12 fanno oltre 270.000 euro.

Una somma non indifferente in un periodo di asfissia finanziaria, soprattutto se si considera che il Comune, a seguito del disavanzo di bilancio pari ad oltre un milione di euro registratosi nel 2016, dovrà risanare tale situazione patologica attraverso un accantonamento di 274.000 euro annui per il prossimo quadriennio.

Al di là delle considerazioni di natura politica, le quali porterebbero comunque a non ritenere tout court negativa la caduta di un’Amministrazione che si è rivelata incapace di affrontare i problemi sul tavolo, vi è da considerare l’elemento innanzi rilevato come oggettivamente positivo. Se poi il Commissario Giuffrè dovesse confermarsi all’altezza della fama che lo precede e sbloccare attraverso la sua competenza ed il suo rigore morale le situazioni incancrenitesi negli ultimi anni, allora la caduta dell’Amministrazione Carluccio  sarà da considerarsi addirittura benefica per la comunità.

Andrea Pezzuto
Redazione

3 COMMENTI

  1. Mi auguro che la Corte dei Conti faccia le pulci al bilancio dell’ era Carluccio per individuare la sussistenza di sprechi o di spese incongrue e irregolari. In tal caso i cittadini registrerebbero con soddfisfazione l’obbligo imposto agli allegri amministratori di restituire alle casse comunali i denari mal spesi.

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