OSTUNI – Un uomo di 50 anni, dipendente ‘in nero’ di una ditta di Taranto, cade sul posto di lavoro, ma dichiara di essere stato vittima di un incidente domestico. Denunciati in due.

Nei giorni scorsi, i poliziotti della sezione investigativa del Commissariato di Ostuni hanno chiuso il cerchio su una sospetta caduta accidentale domestica di un uomo del posto, che gli attenti accertamenti hanno invece svelato essere un grave infortunio sul posto di lavoro.

I due denunciati, G.C., 34enne, e B.S., 63enne, entrambi residenti a Cisternino e responsabili di una ditta del tarantino ma operante ad Ostuni, dovranno rispondere, il primo, di lesioni personali colpose commesse con violazione delle norme nella prevenzione degli infortuni sul lavoro; il secondo, di favoreggiamento personale, avendo reso agli inquirenti dichiarazioni false volte a depistare le indagini.




Nel corso della giornata del 10 maggio scorso, personale del Posto Fisso di Polizia dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce ha avvertito telefonicamente i colleghi del Commissariato della Città Bianca che era lì giunto un uomo residente ad Ostuni di 50 anni, il quale, a seguito degli accertamenti sanitari, è stato ricoverato in prognosi riservata, con un pluri-traumatismo diffuso e la frattura del bacino, delle costole, della clavicola ed una sospetta lacerazione della milza.

I conseguenziali ed immediati accertamenti sulla vicenda hanno chiarito che il soggetto, giunto in modo autonomo al pronto soccorso di Ostuni, aveva dichiarato di essersi procurato i gravi traumi a causa di un “incidente domestico” ed, in particolare, di “essere caduto da una scala dall’altezza di 3 mt”.

Al fine di comprendere cosa fosse realmente accaduto, è stato eseguito un accurato sopralluogo in casa constatando che tutto all’interno era in ordine, escludendo sia eventuali cause violente sia che l’immobile fosse interessato da lavori.

Ulteriori approfondimenti, hanno consentito di individuare i due soggetti che, contrariamente a quanto dichiarato dalla vittima, avevano accompagnato la stessa in ospedale, facendola salire sul loro mezzo di lavoro. I due, ascoltati dai poliziotti, hanno fornito una versione in tutto coincidente e preconfenzionata ad hoc, ma falsa. Infatti, hanno dichiarato di aver soccorso l’ostunese nei pressi della sua abitazione, dove era stato rinvenuto dolorante ad una gamba, seduto sui gradini della rampa della scala d’ingresso e, pertanto, accompagnato da loro in ospedale.

Un racconto solo ed esclusivamente indirizzato a sottrarsi alle responsabilità penali connesse al grave infortunio, avvenuto invece su di un cantiere edile di proprietà dei due cistranesi. L’ascolto di altri testimoni, di fatti, ha permesso di appurare che l’infortunato aveva riportato le gravi lesioni in seguito ad una brutta caduta da una impalcatura di ben 4 metri, mentre era intento in una ristrutturazione di un immobile, in località Marina di Pisticci, ed “in nero” alle dipendenze dei due indagati.

Dunque, i due sono stati denunciati per lesioni personali colpose commesse con violazione delle norme nella prevenzione degli infortuni sul lavoro, nonché favoreggiamento personale, avendo reso agli inquirenti dichiarazioni false volte a depistare le indagini. Sono in corso maggiori accertamenti con uffici di pertinenza, con l’ispettorato del lavoro ed ASL.

L’ostunese versa, tuttora, in prognosi riservata, presso l’Ospedale Vito Fazzi di Lecce.

 

Redazione

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