Buoni spesa rifiutati alla cassa, F.I.: “Non e’ dignitoso, attenzionare questi episodi”

Riceviamo da stamane, chiamate di cittadini che si stanno vedendo rifiutare i buoni spesa da punti vendita di catene nazionali che si pubblicizzano ad oggi sul sito del Comune di Brindisi qualificandosi come esercizi aderenti. Analoga situazione avviene in altri comuni pugliesi come l’Adoc Brindisi ha segnalato poche ore fa. Chiediamo all’Amministrazione Comunale di non lasciare inesitati questi rifiuti e di aggiornare quotidianamente la lista degli esercizi rimuovendo da essa quelli che si rifiutano o che non rispettano le regole ed invitando tramite la polizia locale a far mettere agli esercizi fuori le regole per il ritiro degli stessi. Certamente non è dignitoso arrivare alla cassa con la spesa già fatta e vedersi rifiutati i buoni e così oltre al disagio si palesa anche il danno. Ma soprattutto le grandi catene che già competono con i piccoli commercianti del nostro territorio, che in questo momento così difficile tentano come possono di sbarcare il lunario, non possono usufruire del loro nome e del loro marketing per attrarre e poi ingannare la popolazione. Chiediamo ai cittadini invece di segnalare tempestivamente chiunque si rifiuti di riceverli, abbiamo già contattato anche le associazioni di categoria quali UAI con il presidente Cosimo Damiano Carlucci e ADOC con il presidente Giuseppe Zippo e che ci hanno confermato che stanno monitorando a difesa di aziende locali, imprenditori e consumatori lo svolgersi di tali operazioni. Lo afferma in una nota Teo Iaia componente esecutivo Forza Italia Brindisi Città.

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