BRINDISI – Nel gioco del poker, con un buon tris potresti addirittura vincere una mano; non parliamo se, poi, ti ritrovi con un poker. Ma l’Enel quel poker non deve assolutamente calarlo, non può permetterselo.

Dopo le due ‘oneste’ sconfitte con Capo d’Orlando e Venezia, Brindisi ha dato il peggio di sé nella difficile trasferta contro Trento, che le è costata, di fatto, un drastico allontanamento dalla zona play-off. Ora si trova rilegata al quintultimo posto, a quota 14 punti, appaiata proprio con i trentini.

In battaglia, si dice ‘onore alle armi’, quando il soccombente dimostra un particolare e leale valore. Bene, questo valore, questo attaccamento alla maglia, questo sangue negli occhi Brindisi non l’ha dimostrato affatto, tutt’altro. Ha sfoderato una prestazione scialba, incolore, che avrebbe fatto infuriare e perdere la pazienza persino ai Santi; figuriamoci a Sacchetti. Trento ha fatto il suo compito, nulla di trascendentale, è l’Enel che si è consegnata come vittima sacrificale nelle sue mani, senza opporre resistenza alcuna, come se non avesse avuto nulla da chiedere a questo campionato. Tant’è che il patron Nando Marino, al termine della gara, ha dovuto chiedere scusa ai tifosi per il ‘non’ approccio dei suoi ragazzi.

“Noi siamo sempre usciti dal campo senza subire mai una imbarcata”, ci ha detto nell’intervista di due settimana fa il d.s. Tullio Marino. Non l’avesse mai detto.

Perdere ci sta, ma non così. Non con ben 36 punti di scarto, contro avversari alla portata di Brindisi (tra l’altro, era uno scontro diretto). Non avendo in attivo appena 48 punti, sintomo di un attacco pressoché inesistente.

Chi ha un po’ di memoria storica (ma neppure più di tanto) ricorderà che l’Enel, nella passata stagione, ha perso tutte le partite in EuroCup, vincendone solo una. Nonostante il dispiacere dei tifosi e società, anche per sonore sconfitte in campo internazionale, nessuno ha mai contestato la squadra. I ragazzi, all’epoca, davano sempre il massimo per ben figurare contro avversari più accreditati.

Anche in questa stagione è stato sempre così, ad eccezione nell’ultima partita, però. Qualcosa non ha quadrato e la svogliatezza l’ha fatta da padrona in campo. Si augura che sia stata solo l’eccezione e che non si tratti di una costante, da qui in poi.

A destare clamore, oltre alla non prestazione della squadra, sono state le non giocate di Scott e M’Baye, fin qui trascinatori e leader dell’Enel.

Al palasport di contrada Masseriola contro Pistoia, serve un cambio di rotta, invertire il trend delle ultime gare ed alzare la china. E’ nelle corde di Brindisi e deve assolutamente farlo, oppure sarà davvero difficile anche solo pensare ai play-off.

I prossimi avversari vengono da una importante vittoria casalinga contro Cremona ed hanno superato i brindisini, scavalcandoli di due punti (sono, ora, a 16).

Dunque, anche quello di domenica alle ore 18:15 è uno scontro diretto, che l’Enel non dovrà mai e poi mai perdere. Vincere significherebbe anche dare un importante messaggio ai tifosi, rimasti con qualche ‘dubbio’ sulla partita di Trento, in cui l’Enel non ha onorato la maglia.

Tommaso Lamarina
Redazione

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