Brindisi Multiservizi perde colpi: la città è di nuovo alle pezze! Muro contro muro tra la partecipata e l’Amministrazione comunale

BRINDISI – Cosa sta accadendo alla Multiservizi? La partecipata del Comune di Brindisi sembra, infatti, che stia perdendo colpi. Come è noto, il suo capitolato d’appalto prevede una molteplicità di servizi, tra cui – solo per citarne alcuni – la manutenzione ordinaria  e straordinaria del verde pubblico, la manutenzione ordinaria a straordinaria della segnaletica stradale, la manutenzione di strade, piazze, fontane e siti vari di proprietà comunale, oltre alla rimozione forzata, al deposito ed alla custodia di autoveicoli.

Bene, la domanda iniziale è quanto mai lecita se solo si dà uno sguardo, anche superficiale, alle condizioni in cui versa la città di Brindisi; e, per quanto riguarda il nostro giornale, se si contano le decine e decine di segnalazioni che pervengono alla nostra redazione da parte di cittadini infuriati per il degrado in cui versa la città e per un evidente lassismo. Segnalazioni che – siamo sinceri – non riusciamo nemmeno più a smaltire, tanto sono numerose.

Ed allora, che cosa sta succedendo? E’ evidente che c’è qualcosa che non quadra, tanto più perchè, dopo una fase di innegabile efficienza da parte della BMS, in cui le attività da essa svolte erano ben visibili, cosi come visibili erano i suoi dipendenti (ora desaparecidos), la città sembra essere ri-piombata nei tempi bui.

La città è piena di erbacce in ogni dove (è vero, le temperature più alte contribuiscono alla crescita più veloce, ma non ci sembra una giustificazione sufficiente), la manutenzione delle strade sembra non esistere, così come il carroattrezzi non si vede in giro non si sa da quanto.

Eppure, per quanto riguarda il verde pubblico, a fronte di una cifra pari ad 1 milione e 400mila euro ad esso dedicata, e 28 dipendenti (19 operai addetti al verde e nove unità, tra controllori ed amministrativi), pare che la BMS abbia affidato il servizio ad una ditta terza. Detto in soldoni, tutta la manutenzione del verde pubblico cittadino è gestita ora da sole quattro persone, a fronte dei 19 che BMS paga per lo stesso servizio.

La verità? Stando ad indiscrezioni, pare che sia in atto un muro contro muro tra Multiservizi ed Amministrazione comunale. Motivo? Sembra sia stato tagliato il budget per le famose assunzioni per le quali si sarebbe dovuto procedere, ma così non è più stato.

Sarebbe azzardato parlare di una sorta di boicottaggio da parte della BMS nei confronti del Comune, ma una cosa è certa: la città fa pena e qualcosa bisognerà pur fare.

 

Pamela Spinelli
Direttore responsabile
CONDIVIDI

2 COMMENTI

  1. lontano da qualsiasi irriguardoso tentativo di contrasto all’articolo della stimata direttrice e con riferimento anche a quanto più volte rappresentato su questa Testata sull’argomento, mi permetto solo affermare:
    a)non sempre la Brindisi Multiservizi, società in house providing interamente partecipata dal Comune, è stata guidata nel rispetto delle normativa di riferimento, ad esempio, in occasione delle mancate azioni conseguenti alle perdite di esercizio 2013-2015 e nel sub appalto dei lavori ottenuti a trattativa privata dal socio proprietario;
    b) sulla gestione societaria non vi è stato quel cosiddetto “controllo analogo” previsto dalle vigenti disposizioni sino ad arrivare all’assurdo contrasto sul riconoscimento di fatturazioni fra Comune e partecipata che ne ritardò l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2015 di quest’ultima.
    c) il mancato e realistico piano industriale dell’azienda, i cui amministratori hanno ritenuto porre l’attenzione in primis sull’assetto amministrativo societario in disparte dai costi da sopportare;
    d) le assunzioni o rivisitazioni di qualifiche di personale, l’accettazione di affidamenti di lavori,come l’ultimo ricevuto per servizi comunali che ha comportato l’acquisto di nuove auto a totale carico del bilancio della partecipata.
    Questi, per economia di spazio e tempo, sono alcuni dei fatti che pongono sul piano di sempre la surriferita partecipata che, addirittura senza alcuna verifica di fattibilità, ha inteso incorporare con lo stesso amministratore l’altra società “Energeko” di cui già vi sono avvisaglie gestionali non certamente rassicuranti.
    Brindisi, 04/06/20119 Franco Leoci

LASCIA UN COMMENTO