Brindisi Bene Comune risponde al consigliere Quarta: “Basta con la politica karaoke!”

L’esordio alla guida di questa città di Brindisi Bene Comune e della coalizione politica di cui è parte è stato il lancio di un format tutto nuovo per il palinsesto politico brindisino chiamato: Operazione verità. Non abbiamo nascosto ai nostri concittadini e concittadine le precarie condizioni di bilancio delle casse comunali. Abbiamo da subito spiegato che qui si è sempre vissuto al di sopra delle reali possibilità per mantenere posizioni di potere acquisite nel tempo e che non era ormai più rinviabile un cambio di rotta per evitare il dissesto. Insomma, quel vecchio modo di amministrare doveva per forza finire.

Proprio nell’ultimo consiglio comunale del 16 luglio 2019, si è discusso anche di questo con il prezioso e puntuale intervento dell’assessore al Bilancio Cristiano D’Errico e il richiamo alle responsabilità del sindaco Riccardo Rossi che ha sollecitato anche le forze politiche di minoranza ad avanzare proposte nella direzione di un approccio collaborativo, nell’esclusivo interesse della città.

Lo dica chiaramente il consigliere Quarta che non ha una proposta se non eludere ogni responsabilità politica e lasciare che sia un commissario ad intervenire con tagli radicali e dalle conseguenze drastiche in termini di posti di lavoro e servizi essenziali.

Nella conferenza dei capigruppo svolta ieri infatti, il consigliere Quarta, che sostituiva per Forza Italia il capogruppo avvocato Cavalera, avrebbe potuto proporre soluzioni, magari condivise, ed invece non solo ha assistito silente ai lavori (non che avessimo qualche aspettativa da parte sua) ma ha anche comunicato alla stampa un ordine del giorno del prossimo consiglio comunale completamente falso.  Insomma nell’unico luogo dove far valere il proprio spessore e le proprie competenze, ci troviamo un consigliere incapace di ogni attività politica costruttiva ma sempre pronto con i suoi deliranti comunicati stampa utili solo a dargli un po’ di visibilità.

Quello che vogliamo dire al consigliere in questione è che sono finiti i tempi in cui faceva il karaoke e l’animatore nei villaggi turisti. Sono finiti i tempi in cui per farsi pubblicità si raccoglievano firme contro uno spazio di accoglienza per minorenni che i comuni hanno il dovere morale e di legge di accogliere e curare e sono finiti anche i tempi di ridicoli sit-in per scongiurare fantomatiche chiusure della stazione ferroviaria di Brindisi.  La nostra città ha la necessità di avere politici seri che si occupano dei problemi reali con proposte concrete: questo si aspettano tutti i cittadini.

Il consigliere Gianluca Quarta fa ancora in tempo a dimettersi per manifesta incapacità politica. Brindisi non sentirà certo la mancanza di chi è capace solo di scaldare i banchi del consiglio comunale e delle commissioni a spese dei cittadini.

Brindisi Bene Comune

3 COMMENTI

  1. condivido l’opinione espressa da chi mi precede e quindi non sono interessato alla diatriba di che trattasi. Ho invece motivo per offrire una riflessione di natura tecnica al Movimento Brindisi Bene Comune. Il Sindaco Rossi e l’Assessore D’Errico avrebbero dovuto contestare, all’atto dell’insediamento, la vera realtà finanziaria del Comune e delle società partecipate che non corrisponde assolutamente a quanto dichiarato al termine del mandato del Commissario Prefettizio, avallato dall’intera struttura burocratica e ancor più dal Collegio dei Revisori, con la deliberazione n. 65 del 30/7/18. Peraltro, non appare corretto inseguire la strada della non trasparenza, della eventuale violazione di norme o di possibili raggiri per il mantenimento della gestione dell’Ente. La verità sarebbe stata compresa dai cittadini diversamente dalla caparbia decisione di rappresentare una situazione non veritiera. L’Amministrazione regge su due provvedimenti, bilancio di previsione esercizio 2019 e rendiconto 2018, che illegittimi per il modo in cui sono stati approvati, vanno rivisitati in Consiglio, abbandonando la furbata del rinvio della deliberazione consiliare dell’assestamento ed equilibrio di bilancio 2019.