Nella giornata di martedì scorso, la torcia di Versalis ha ricominciato a sfiammare.
Quello che dovrebbe rappresentare un presidio di emergenza, a tutela della sicurezza dell’intera popolazione è diventato – anche a causa dell’anomala frequenza delle sue accensioni – l’emblema dei timori di tutta la popolazione legati agli ormai certi effetti dell’emissione di sostanze potenzialmente nocive sulla salute della popolazione.
Questa volta, però, il nostro sindaco Riccardo Rossi, autorità preposta in primis alla tutela della salute dei cittadini sul territorio, è intervenuto ponendo in maniera ferma alcune richieste al gestore dello stabilimento: investimenti sugli impianti che impediscano il ripetersi di tali episodi e l’istituzione di una commissione tecnico scientifica paritetica con gli organi tecnici locali, precisando che – in difetto – non avrebbe escluso la possibilità di bloccare l’impianto.
Accogliamo con estremo favore le richieste del sindaco e rilanciamo, chiedendo che la commissione tecnico-scientifica si occupi non soltanto delle vicende legate all’accensione delle torce, ma dell’intera gestione dell’impianto, indirizzandolo verso nuovi percorsi di sostenibilità ambientale che tutelino la salute e il benessere dei cittadini.
Inoltre, rispetto agli interventi di modifica alle torce previsti dalla società e sottoposti ad iter di approvazione ministeriale, riteniamo che gli organi tecnici dovranno valutare in via prioritaria gli effetti sulla quantità, qualità e dispersione degli inquinanti emessi, e dei loro effetti sulla salute della popolazione.
Come Brindisi Bene Comune ribadiamo che la salute e il lavoro sono diritti costituzionalmente tutelati: nessuno dei due deve essere subordinato all’altro.
La salute non si baratta con il lavoro.
Brindisi Bene Comune