Birgitta (PRI): “Sbloccare l’urbanistica per il rilancio della città”

L’Italia è entrata in una fase di “recessione tecnica”,  con la produzione industriale e le attività manifatturiere in genere che hanno fatto registrare un segno negativo negli ultimi due trimestri.

Da più parti si sostiene che le misure adottate per il contrasto alla povertà ed il rilancio della occupazione, come il reddito di cittadinanza e “quota 100”, se potenzialmente idonee a produrre  un effetto positivo sull’incremento dei consumi ed il ricambio generazionale, non siano di per sé sufficienti a rilanciare la nostra economia.

A detta dei più solo un imponente piano di opere pubbliche potrebbe costituire una spinta adeguata alla ripresa delle attività produttive.

Da qui il dibattito in corso sullo sblocco delle grandi opere, la cui realizzazione è spesso frenata da pastoie burocratiche o  da remore di carattere “ideologico”.

Ovviamente questa considerazione deve misurarsi con la scarsità di risorse a disposizione o con la difficoltà di spendere quelle che già sono nella disponibilità dei centri erogatori di spesa per la farraginosità delle procedure vigenti nel settore degli appalti pubblici.

Anche per arginare questi ostacoli con la legge di bilancio è stata introdotta, per il solo anno 2019, una deroga alle procedure di affidamento dei lavori pubblici, elevando la soglia prevista per gli affidamenti con procedura diretta sino ad euro 150.000,00.

Sul tema il Gruppo Consiliare del PRI ha presentato un apposito ordine del giorno, che sarà discusso nel prossimo Consiglio Comunale, per privilegiare nella individuazione dei contraenti quelle aziende che hanno una stabile organizzazione nella nostra città.

Nel dibattito in corso ci sembra che si sottovaluti il contributo al rilancio dell’economia che potrebbe venire dalle iniziative private.

Purtroppo anche in questo campo si registrano ritardi e farraginosità burocratiche che ritardano l’avvio dei cantieri e spesso scoraggiano gli investimenti.

Volgendo lo sguardo alla nostra realtà territoriale ci viene segnalato l’atteggiamento dilatorio che caratterizza l’agire della Ripartizione Urbanistica del Comune di Brindisi dove, pare, anche progetti di una certa rilevanza vengono condizionati, per la loro approvazione, alla predisposizione di strumenti di tutela non obbligatori per legge (Valutazione di Impatto Ambientale, Valutazione Ambientale Strategica e via discorrendo).

Lo stesso rapporto con i professionisti e gli utenti è stato reso più complicato dalla riduzione dei giorni nei quali è possibile interloquire con il Dirigente od i tecnici incaricati delle istruttorie delle pratiche.

Addirittura pare che siano messe in discussione istruttorie già conclusesi in passato con valutazione positiva.

L’impressione che si ricava è di una assoluta inconsapevolezza, da parte della struttura burocratica, dello stato di crisi che caratterizza il comparto edile a Brindisi che avrebbe invece bisogno di essere sostenuto ed incoraggiato.

Senza considerare che gli oneri di urbanizzazione, che normalmente si versano a fronte del rilascio di permessi a costruire, costituiscono una delle voci di entrata più importanti del bilancio comunale che, nella nostra città, è pesantemente in sofferenza al punto che sembra essere in discussione anche la prosecuzione di servizi essenziali a beneficio dei cittadini e che si paventa un aumento della tassazione a carico delle famiglie e delle imprese.

Ci auguriamo che l’Amministrazione intervenga immediatamente per rimuovere gli ostacoli che vengono frapposti all’approvazione di progetti che potrebbero contribuire al rilancio delle economia della nostra città con l’adozione di provvedimenti di carattere organizzativo, l’implementazione dell’organico della Ripartizione Urbanistica e  la eventuale rimodulazione dell’incarico di quanti sono preposti all’istruttoria delle pratiche.

Il Segretario Cittadino

Vito BIRGITTA

 

1 COMMENTO

  1. ma la elevazione della soglia prevista per il 2019 per gli affidamenti di opere con procedura diretta sino ad
    €150.000,00 è forse per consentire ulteriori commesse alle due partecipate del Comune Brindisi Multiservizi ed Energeko Gas?
    Brindisi 6/02/2019 Franco Leoci

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