BBC: “SOLO 4 CONSIGLIERI A FAVORE DEL RIGASSIFICATORE FSRU”

L’ordine del giorno di Forza Italia oggetto del consiglio monotematico tenutosi nel pomeriggio di ieri, finalizzato ad una “autocandidatura” di Brindisi ad ospitare un rigassificatore FSRU era, a nostro avviso, fortemente limitato e limitante come proposta e prospettiva per una città, come Brindisi, che ha dato sin troppo negli anni in termini di contributo al fabbisogno energetico.
L’ennesima proposta politica, a nostro giudizio, che invitava gli amministratori locali a prostrarsi, accettare, anzi addirittura autoimmolarsi con fantomatiche candidature a decisioni “strategiche” calate dall’alto, senza dignità e senza rivendicare pienamente ciò che questo territorio davvero merita.
Nessuno intende sottrarsi alle responsabilità condivise in questa fase di crisi energetica nazionale aggravata dal conflitto in Ucraina.
Ma sono proprio responsabilità e lungimiranza che servono in questa fase, non certo autoprostrarsi supini, senza avviare confronti più complessivi con il Mite e il Mise per definire una corretta programmazione degli impianti energetici a Brindisi.
La priorità per noi va data alle rinnovabili e alle relative filiere produttive per garantire l’indipendenza da fonti energetiche fossili, alla base di ogni crisi geopolitica in questo mondo.
Ce lo chiede l’emergenza climatica che non è più semplicemente alle porte, è una priorità.
A fronte di tali scenari, a nostro avviso il governo va impegnato in piani strategici strutturati con garanzie di ricadute occupazionali economiche e sociali e non ci si può certamente limitarsi a ragionare in termini di emergenza. Occorrono certezze su tempi e conseguenze sul programmato traguardo del phase out del carbone che attendevamo da anni. Questo avrebbe dovuto fare Forza Italia e non certamente con un ordine del giorno in consiglio comunale, anche magari con la mediazione dell’onorevole D’attis, se ha la forza politica per farlo. Il peso ambientale nuovamente richiestoci è pesante.
Ecco che l’idea proposta dalla maggioranza, Sindaco in primis, in conferenza dei capigruppo, era quella di arricchire, dare dignità ed un carattere complessivo all’ordine del giorno proposto, altrimenti a nostro avviso destinato a bocciatura.
Se è vero che Brindisi riveste e può rivestire un ruolo strategico ed il suo porto è polifunzionale, come minimo meriterebbe una autorità portuale indipendente e non asservita alle glorie altrui.
Rivendichiamo fortemente ciò che merita Brindisi e non ci svendiamo per un pugno di lenticchie per dire sì ad ogni costo a fantomatiche manne dal cielo che seducono solo i pochi interessati.
La proposta di produrre un documento organico, complessivo e condiviso in capigruppo non ha sortito successo con i proponenti, pertanto non si è potuto che prendere atto della lettura dell’odg originario: irricevibile, inaccettabile, da bocciare.
L’esito della votazione, dichiaratasi infruttuosa, ha visto solo 4 voti a favore, una vera disfatta per Forza Italia che ha proposto l’ordine del giorno.
Il voto di Brindisi Bene Comune, coerente con la storia del nostro movimento, convinto e compatto: contrario.
BRINDISI BENE COMUNE

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