Basket: Matteo Spagnolo potrà finalmente giocare da “italiano!” – di Dario Recchia

Avete letto bene, Matteo Spagnolo, prodigio del basket brindisino di soli 16 anni, potrà finalmente vestire la maglia azzurra. E sino a qualche settimana fa non era affatto scontato! Ma vediamo cosa è accaduto. In Italia, a differenza di altre nazioni come la Spagna, per avere diritto a poter avere lo status di italiano, bisogna aver svolto almeno 4 anni di attività giovanile. Matteo, dopo aver trascorso un anno con la Mens Sana Mesagne e due con la Stella Azzurra Roma, non aveva completato il suo quarto anno in un settore giovanile italiano e quindi “rischiava” di non poter essere schierato con nessuna nazionale. La giovane promessa italiana, che gioca in Spagna presso la cantera del Real Madrid, avrebbe paradossalmente potuto raggiungere lo status di giocatore spagnolo tra 2 stagioni (in Spagna bastano 3 anni di formazione) e non quello italiano. Il Consiglio federale, ha sanato in questi giorni la sua posizione con un provvedimento ad personam ed inoltre ha stabilito che tutti gli atleti azzurri che disputeranno almeno un Europeo e o un Mondiale con le nazionali Under 18 e Under 20 riceveranno automaticamente lo status di formazione italiana equiparando il trattamento della nazionale maggiore (vedi Jeff Brooks O Christian Burns). Con questa nuova norma si potrà permettere ai nostri giovani atleti che sono all’estero (vedi Sasha Grant che gioca nel Bayer Monaco ) di non correre il rischio di giocare con la maglia della nostra Nazionale. Una bella notizia per Matteo Spagnolo e per tutti quei prospetti che sono impegnati all’estero. Spagnolo, a d ogni modo, continua a far parlare di sé anche in Spagna. Con la seconda squadra del Real Madrid sta viaggiando a oltre 18 punti di media risultando spesso decisivo per le sorti del match.

Dario Recchia

Foto: Gazzetta.it

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2 COMMENTI

  1. Regolamenti del cavolo. Capisco per uno straniero, ma che un italiano rischi di diventare straniero e davvero un’assurdità

  2. PURTROPPO SIAMO IN MANO A UNA FEDERAZIONE POCO NORMALE CHE PERMETTE NEI CAMPIONATI REGIONALI DI FAR GIOCARE ATLETI STRANIERI E VIETA ALLE SOCIETA’ DI ANDARE A REFERTO CON DODICI ATLETI A REFERTO CON GRAVE PREGIUDIZIO PER I NOSTRI ATLETI PIU’ GIOVANI.MA LA COLPA RESTA DELLE SOCIETA’ CHE ELEGGONO I PROPRI RAPPRESENTANTI NEGLI ORGANI FEDERALI REGIONALI E NAZIONALI.
    AVV.VINCENZO GUADALUPI
    STELLA DI ORO AL MERITO SPORTIVO DEL CONI