BRINDISI – Arrestato anche il quinto uomo appartenente alla cosiddetta “banda del bancomat”. Si tratta del 40enne pregiudicato Giovanni Moro, arrestato a Brindisi dai carabinieri di Osimo. L’uomo – difeso dall’avvocato Daniela D’Amuri – dovrà rispondere di associazione a delinquere, finalizzata ai furti di bancomat ad Ancona, Brindisi e Macerata (circa 20 colpi, ndr). L’arresto avviene a distanza di quattro mesi da quel 29 settembre 2016, quando i carabinieri della Compagnia di Osimo sgominarono una banda di quattro brindisini che, dall’inizio dell’anno, aveva messo a segno una serie di assalti a bancomat di banche, uffici postali, distributori di carburanti e gioiellerie nelle Marche, Puglia ed Emilia Romagna. In manette finirono Cosimo Iurlaro, di 41 anni, Omar Bianco, di 27, Marco Santoro, di 25, Vincenzo Schiena, di 38, tutti brindisini con precedenti specifici. Anche a loro, oggi, ai domiciliari dove rimangono, è stata notificata la medesima ordinanza di custodia cautelare.

bancomat

Le indagini partirono il 2 gennaio 2016, dopo il furto di un bancomat a Polverigi (Ancona) con la tecnica dell’esplosione di gas acetilene, seguito ad un colpo a Padiglione di Osimo, dove l’apparato Atm fu asportato lo scorso aprile.
L’operazione fu denominata “Cashpoint” e portò ad individuare il modus operandi del gruppo criminale: ‘sradicamentò del bancomat con l’uso di un escavatore rubato oppure esplosione con una miscela di ossigeno e acetilene, utilizzo di un’altra vettura rubata come ostacolo per sbarrare la strada ai carabinieri ma anche di chiodi a tre punte sparsi lungo la strada. Individuata anche l’auto usata per la fuga dal gruppo dopo ogni colpo: una Audi RS6 nera con targhe clonate. La svolta avvenne il 24 settembre scorso quando i militari individuarono un appartamento a Porto Sant’Elpidio (Fermo), che fungeva da base per la banda e una garage come ricovero per l’Audi. Nelle prime ore del 25 settembre, in rapida successione i quattro fecero esplodere due bancomat uno a Villa Musone di Recanati (Macerata), l’altro a Monte Urano (Fermo), ma in entrambi i casi dovettero fuggire senza soldi per l’arrivo dei carabinieri.

Ma quando i malviventi si rifugiarono a Porto Sant’Elpidio, i militari del nucleo operativo di Osimo fecero irruzione nel covo: in manette finirono Cosimo Iurlaro, di 41 anni, Omar Bianco, di 27, Marco Santoro, di 25, Vincenzo Schiena, di 38, tutti con precedenti specifici e provenienti dalla provincia di Brindisi.

Furono sequestrate bombole di ossigeno e acetilene, arnesi da scasso, guanti, fotocopie di documenti di terze persone, chiodi a tre punte e l’Audi, risultata rubata a Poto San Giorgio e sottoposta a ‘blindature’ in Puglia con lastre di acciaio dietro ai sedili e nella parte posteriore. Le indagini sono state coordinate dalla Procura di Ancona.

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