“Baciami ancora”… – di Riccardo Celli

Bà-cio s.m. [lat.basium], una via di mezzo tra l’osculum e il suavium, il primo era un bacio d’amicizia e rispetto, il secondo invece era il bacio erotico, con una carica passionale quasi volgare.

E’ proprio qui che il nostro basium si colloca, come un apostrofo di democrazia tra una scelta compiuta da due persone e il tripudio di emozioni, reazioni chimiche e quel pizzico di follia chiamato amore.

Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti è uno che di basium se ne intende, uno dei suoi successi più grandi è stato proprio “Baciami ancora”, un’ode al gesto più conosciuto e fatto al mondo, nelle sue mille sfaccettature e variabili.

In “Baciami ancora” Lorenzo riesce a ad incastonare, verso dopo verso, tutto ciò che un bacio o l’amore possono essere, “ Un bellissimo spreco di tempo, un’impresa impossibile, l’invenzione di un sogno, una vita in un giorno ”, o ancora “ Un errore perfetto, un diamante, un difetto, uno strappo che non si ricuce “.

Uno strappo che non si ricuce.

Bologna, 2 giugno 2021, PalaDozza, Bologna- Brindisi 78-75, dopo una gara quasi perfetta dei nostri giocatori ci siamo ritrovati tutti e tutte noi davanti alla tv o al pc con un nodo in gola, pieni di amarezza, proprio quell’amarezza che si prova davanti ad un bacio negato.

Il cammino del Brindisi in questa stagione è paragonabile ad un’amore estivo sulle spiagge del salento quando si è adolescenti, folle, travolgente, carico di passione, ma fermato dagli imprevisti della quotidiana follia chiamata vita e probabilmente, come la maggior parte delle cose belle, destinato a finire.

Ma il Brindisi in questa stagione non è semplicemente stato in grado di fare la storia, o di brillare in alto come solo la nostra stella del sud sa fare, è riuscito a fare da collante ad una città socialmente disgregata per antonomasia, rendendo tutti partecipi di un basium collettivo, destinato a rimanere impresso in tutti i cuori biancoblu.

Il bacio, a mio avviso, è la perfetta simbiosi di due corpi e due menti, uniti da un filo invisibile capace di tessere il destino dei due, il momento più idilliaco nella vita di un uomo, il momento in cui paure, ansie, problemi e pensieri svaniscono per dare spazio ad un valzer di serotonina.

Ad ogni partita, vinta o persa, ma anche ad ogni post, storia, intervista dei nostri giocatori, del nostro coach, della dirigenza, noi brindisini ci siamo sentiti baciati dal nostro grande amore, sentendoci amati, rispettati e parte dello stesso disegno, ma soprattutto FELICI, nel senso più puro del termine.

La stagione, forse la più grande di sempre, è già finita e come di consueto, i rumors di mercato si susseguono come le macerie di un fiume in piena, ma ad un uomo o ad una donna che sente ancora il calore del basium sulle proprie labbra, non importa ciò che accade, importa solo di poter ancora una volta vivere quel mix di emozioni che un bacio inevitabilmente dona.

Brindisi, io, (e parlo a nome di tutti i tifosi e le tifose) da te non voglio nulla, l’amore non è fatto di pretese, ma ti prego, permettimi di chiederti una cosa, per fare in modo di riassaporare tutto ciò che quest’anno sei stato:

Baciami ancora.

“..Baciami ancora

Baciami ancora

Tutto il resto è un rumore lontano

Una stella che esplode ai confini del cielo

Ooh, baciami ancora

Baciami ancora…”

Riccardo Celli

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