BRINDISI – Dopo l’’amara’ conferenza stampa di ieri sul bilancio comunale, oggi, il sindaco Angela Carluccio ha azzerato la Giunta.

La prima reazione è quella del Movimento 5 Stelle.

“L’epilogo di questa Giunta era scontato e da tempo – hanno detto i consigliere comunale Stefano Alparone ed Elena Giglio – a più riprese nel corso di questi mesi abbiamo sottolineato quello che era sotto gli occhi di tutti ovvero la totale inadeguatezza e la perenne contesa tra i vari attori di questa tragicomica maggioranza.

Dopo che proprio ieri la Sindaca e l’Assessore al Bilancio dichiaravano che a cinque mesi dal loro insediamento non avevano uno straccio di programmazione, oggi la resa finale da parte del primo cittadino, mai capace di esprimere nulla che si avvicini anche lontanamente ad una leadership, conditio sine qua non per chi si candida al ruolo di primo cittadino. La mancanza di questi due elementi, programmazione e leadership, in questi mesi hanno lasciato campo libero a personalismi, rivendicazioni e ripicche che non solo hanno svilito e ancor più declassato il ruolo nobile della Politica a “diatribe da condominio”, ma hanno oltremodo inasprito le criticità che investono la nostra città rendendole, se possibile, ancora più drammatiche. Ora, con uno stringato comunicato stampa, la Sindaca non nasconde l’atavico problema che l’attanaglia ovvero tenere insieme una miriade di sigle che nulla condividono, se non la voglia di arrivare al potere, non certo quello di amministrare. Il paradosso è che, nello stesso comunicato, lo stesso primo cittadino dichiara che non riesce a gestire la sua Giunta e le forze Politiche di cui è espressione, volendo farci credere che il rimpasto risolverà magicamente la questione. Purtroppo per Brindisi, gli ingredienti con i quali si vuole procedere ad un rimpasto sono gli stessi che hanno prodotto questo fallimento. Forse signora Sindaca, la riflessione che le suggeriamo di portare avanti è quella di pensare seriamente alle sue di dimissioni, perché di certo, con un pizzico di autocritica, scoprirà che la prima a non essersi dimostrata all’altezza, prima della sua Giunta, è proprio lei”.

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