BRINDISI – I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Taranto, al termine di una verifica eseguita in un ristorante di Brindisi, hanno deferito in stato di libertà, per la violazione della “disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande”, l’amministratore unico di una struttura ristorativa. Nel corso del controllo, è emerso che deteneva circa 80 Kg. di carne “in cattivo stato di conservazione”. Il valore degli alimenti sottoposti a sequestro ammonta a 3.000 €.
Sarebbe bello fare il nome, anche a tutela dei ristoratori onesti! Buon lavoro!
Concordo, ma le forze dell’ordine (carabinieri) in questo caso non li forniscono, salvo che l’attività non la chiudano.
Ma non riguarda la salute pubblica? punire i malfattori non solo con una multa ma fornendo il nome della struttura ristorativa servirebbe ad allontanare la clientela fino alla chiusura della stessa. Sarebbe una punizione esemplare non solo pecunaria!
Se non si fa nome e cognome sembra una bufala, anche perché se l’illecito si è svolto in provincia di Brindisi, si fa capire che e successo a Brindisi
è successo a brindisi città, come scrivono i carabinieri. Se di bufala si tratta, se la prenda con loro.
Non credo che voi che scrivete la notizia non saprete chi é il ristorante????
ci creda, invece.