Aumento Tari: le precisazioni dell’assessore Cristiano D’Errico

Alla luce dei post letti in questi giorni sui social e delle numerose richieste di chiarimenti pervenutemi sulle maggiorazioni riscontrate per la TARI, ritengo opportune alcune precisazioni.

Come è noto il costo della raccolta rifiuti a Brindisi è uno dei più alti d’Italia. La ragione principale sta nella necessità per il Comune di conferire altrove i nostri rifiuti,con notevole aggravio di costi,a causa della chiusura della discarica di Autigno, di proprietà del Comune di Brindisi,pernote vicende giudiziarie.

La tassa risente così di un appesantimento che siamo costretti a pagare noi cittadini, in rispetto della normativa vigente.

Proprio quella normativa che negli ultimi quattro anno il Comune non aveva rispettato, come indicato dal Tribunale Amministrativo Regionale, TAR,  che infatti ha bocciato le modalità di calcolo delle tariffe adottate fino allo scorso anno.

Questa Amministrazione, non potendosi sottrarre al disposto normativo ha quindi effettuato una revisione del metodo di calcolo della TARI, pur cercando in tutti i modi di mitigarne gli effetti correttivi con una puntualedistribuzione dei costi tra utenze domestiche e non domestiche.

Tutto questo ha comportato una rideterminazione della tassa per le utenze domestiche, rispetto al passato,  con variazioni in aumento percentuale che si aggirano tra il 2% ed il 7% circa e che sono il prezzo minimo che dobbiamo pagare tutti oggi per non essere “fuori legge”.

Abbiamo pagato meno negli anni precedenti ?Forse, però dovremmo chiederci se in passato abbiamo pagato meno di quanto avremmo dovuto per legge. O quanto pagheremmo se le sorti della discarica, che doveva rappresentare una ricchezza per la nostra città, anche in termini di posti di lavoro, non fossero state quelle che conosciamo.

Oggi stiamo pagando il malaffare, sia chiaro, oltre all’approssimazione che per anni ha condizionato la gestione amministrativa della città. Paghiamo tutti e chissà per quanto ancora pagheremo la mancanza di responsabilità di altri. E la conseguente tragica mancanza di occasioni di crescita per la nostra città.Che rendono ancora più pesante il quadro.

L’Amministrazione, peraltro, consapevole del costo elevato dellaTARI, soprattutto per le fasce più deboli, ha previsto le seguenti detrazioni:

  • la riduzione, da un minimo del 20% ad un massimo del 35% sulla quota variabile della tariffa nel caso di familiari che per più di sei mesi l’anno abbiano domicilio altrove;
  • la riduzione la parte variabile nella misura del 20% per i nuclei familiari composti da almeno 5 componenti e con reddito ISEE fino ad €. 10.000,00.

Non dimentichiamo, tuttavia, che la raccolta differenziata è passata dal 12% circa dei primi mesi del 2017al 53-54% attuale e che pertanto l’ecotassa, ossia il tributo speciale che i comuni pagano per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, è ancora elevata.

L’obiettivo che deve essere raggiunto, con la collaborazione dei cittadini, è arrivare e superare il 65% di raccolta differenziata per potere ottenere un abbattimento del 41% dell’ecotassa (da 20,69 €/tonnellata a 12,07 €/tonnellata), che consentirebbe, questo si, un minor peso per le tasche dei cittadini.

Purtroppo sul peso, sulla nostra tassa,  dei costi di conferimento in discarica che il ns Comune deve sopportare nulla si potrà fare; almeno fino a quando la discarica di Autigno rimarrà inutilizzabile. L’impegno di questa amministrazione è quello di riaprire in tempi brevissimi la discarica con il duplice obiettivo di diminuire la TARI e creare opportunità di lavoro.

Per glieventuali errori che potrebbero verificarsi, invito comunque i cittadini a rivolgersi agli uffici dell’ABACO in via Bastioni San Giorgio.

Cristiano D’Errico

Assessore al Bilancio del Comune di Brindisi

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6 COMMENTI

  1. Questo ė un paradosso, avete fatto un campagna elettorale incentrata sulla tari, ora ci dite che negli anni precedenti abbiamo pagato meno del dovuto, in in altro post avete detto che non era per niente vero l’aumento….ora ci dite altro…come al solito si butta fumo negli occhi della povera gente, promesse che non vengono mai mantenute, e i cittadini continuano ad essere vessati da questi atteggiamenti ipocriti falsi.

  2. Ma quale pagato meno del dovuto se come avete detto siamo una delle città che paga di più! Qui non si vive più, mancanza di lavoro, negozi che chiudono, spazzatura ovunque, rapine, furti…. State distruggendo una città e affossando tutti noi cittadini costretti quasi a non mangiare per pagare le tasse sempre più alte! Basta!!!

  3. Tipico discorso di un politico abituato a parlare in politichese. Tipico discorso dello scarica barile ai governi precedenti. Uno quando decide di governare sa già dei bilanci comunali e si prepara prima a trovare le risorse senza tassare gli utenti. SIAMO tutti bravi a governare mettendo o aumentando le tasse. La verità è che ogni volta che governa la sinistra le tasse aumentano. A prescindere!!!

  4. Ammesso e non concesso sia vero ciò che è riportato nell’articolo, mi viene spontaneo chiedere come mai la raccolta differenziata non ” arrivi al traguardo”. Come mai è fissa al meno 10 % magico. Pare davvero strano, vista la sensibilizzazione cittadina. Peraltro è un dato incontrollabile da parte nostra. O magari può essere frutto di una mancanza di organizzazione seria? Intendo che in altre regioni vengono applicate delle sanzioni a chi “diserta”. Anche a livello condominiale. Che paghi chi non consente la riduzione, allora, ma continuare a far sborsare quelle cifre paradossali, visti i servizi, mi pare una grande boiata. Siate seri, e guardate lo stato in cui versa la città, che dovremmo avere i marciapiedi passati con la lucidatrice per quanto paghiamo!

  5. Caro assessore, parole giuste quelle che lei dice, c’è solo un problema che a Brindisi solo il 70% circa paga la Tari, mentre il restante 30% no. Mi mantengo alto con la percentuale di paganti, ma, la cosa più logica e onesta che un Amministrazione seria dovrebbe fare è un censimento tramite uffici Abaco e ufficiali giudiziari(casa casa come si facevano una volta. Solo così potremmo dire che tutti paghiamo la Tari e paghiamo meno, e non i soliti “fessi”.
    Inoltre, caro Assessore, le volevo ricordare che io abito in una zona non servita,via Degli Elettricisti in contra Muscia, dove non ci sono strade marciapiedi, rete idrica e fognaria ecc., pur avendo richiesto tramite raccomandata agli uffici preposti un sopralluogo per stabilire un prezzo equo da pagare come Tari, ad oggi nessuno si è fatto vivo, ciò nonostante, anche a me è arrivata con l’aumento. La invito a verificare quanto dichiarato cosi’ si renderà conto di ciò che dico.
    Spero che l’Assessore legga ciò.

  6. Suvvia Assessore: le dichiarazioni relative all’aumento delle tasse ed imposte comunali appaiono conseguenziali ad una elucubrazione dovuta ad un particolare momento di non lucidità politica. Come è possibile legare detto evento ad un “generico” malaffare o alla approssimazione della gestione amministrativa della città negli anni precedenti? Ma chi ha gestito il Comune in detto periodo? Questo Consiglio comunale e gli Organi nominati nella elezione del giugno 2018 avevano ed ancora hanno la responsabilità per non aver posto le basi concrete al fine del contenimento e successiva graduale riduzione del peso fiscale dei cittadini. Queste alcune motivazioni che, per mancanza di un ampio pubblico scenario di rappresentazione, in maniera molto sintetica vengo rilevate:
    1)mancanza di presa d’atto della situazione economica-finanziaria ereditata dal Commissario Giuffrè, unitamente alla verifica di cassa all’atto di insediamento del Sindaco ed alla rosea situazione finanziaria del Comune e società partecipate attestate dall’apparato burocratico e Collegio dei Revisori, risultata non corrispondente alla realtà quasi contestualmente;
    2)mancanza di qualsivoglia azione di chiarimento e di responsabilità per la sconoscenza di quanto rilevato al superiore punto 1; 3)mancanza di ripresa, senza modifica alcuna, di provvedimenti commissariali in ordine a situazioni contabili e di lavoratori occupati di particolare importanza, ad esempio, la pesatura degli incarichi dirigenziali, che hanno modificato l’assetto operativo del Comune, ancorchè non conosciuti, per verifica diretta, da molti consiglieri; 4) mancanza di verifica delle norme attinenti alle società partecipate in house providing a cominciare dal cosiddetto “controllo analogo” ;
    Naturalmente, vengono superate le osservazioni relative all’adozione del bilancio di previsione 2019 e del prossimo provvedimento di rendiconto di bilancio 2018 dove è possibile rilevare l’economie di scala possibili a vantaggio del contenimento di spese utili per la diminuzione del peso fiscale dei cittadini.
    Brindisi, 20/05/2019 Franco Leoci