L’audizione in terza commissione prosegue nel secondo incontro con la posizione dell Asl Brindisi la quale afferma che le caratteristiche, la capacità e l’organizzazione di sanità service non permettono l internalizzazione. La Fials, presente con la segreteria regionale e provinciale, ha ribadito con determinazione la proposta di reinternalizzare il servizio affidandolo a Sanitaservice ASL BR srl, anziché prorogare l’appalto con soggetti privati. Una scelta che garantirebbe: maggiore qualità ed efficienza del servizio, riduzione dei costi a medio-lungo termine, stabilità e dignità lavorativa per decine di dipendenti. La proposta si fonda su basi solide, a partire dalla Delibera di Giunta Regionale n. 2126/2019, che consente alle società in house di gestire servizi come pulizia e sanificazione. Esperienze già attuate con successo in altre ASL pugliesi dimostrano che questa è la strada giusta anche per Brindisi. Non possiamo permettere deroghe alla normativa da un lato, e dall’altro negare a questi lavoratori la possibilità di essere internalizzati al pari degli altri lavoratori di Sanitaservice della regione Puglia. Fials dice NO alla dicotomia evidente tra un lavoratore e l’altro!
La volontà politica deve trovare una soluzione per dare dignità ai lavoratori, senza dimenticare il fatto che da un’analisi fatta consegnata agli atti c’è un risparmio di spesa della Asl nella procedura in essere, con evidente principio di economicità.
Chiediamo inoltre, qualora che non fosse perseguibile la strada dell internalizzazione del servizio, di applicare nella prossima gara ponte la parte retribuitiva del contratto Aiop per porre fine a una condizione di schiavismo che perdura da anni.
È allarmante la presenza e l’unità di intenti di tutte le organizzazioni sindacali presenti all’audizione di oggi presso la III Commissione Sanità della Regione Puglia, dove si è discusso il futuro dei lavoratori addetti al servizio di pulizia della ASL di Brindisi, eccetto UNA.
Un’assenza che dimostra come, al di là delle promesse fatte ai lavoratori, a molti non stia davvero a cuore la loro sorte. La concretezza delle azioni, non le parole, è la vera misura dell’impegno nella difesa dei diritti.
“Per FIALS non esistono lavoratori di serie A o di serie B. Continueremo con coerenza a batterci per un sistema sanitario pubblico più giusto e rispettoso di chi ogni giorno ne garantisce il funzionamento”.