BRINDISI – Alla fine l’ha spuntata il consigliere regionale di FI Nicola Marmo. Si è conclusa così la lunga querelle che ha visto il Direttore Amministrativo della Asl di Brindisi, il dr. Giovanni Giannoccaro, al centro di una disputa in punto di diritto sulla legittimità o meno della sua nomina disposta dal Direttore Generale della Asl di Brindisi, il dr. Pasqualone. Nel marzo dello scorso anno, infatti, il Direttore Generale, pescando dall’Albo regionale degli aspiranti Direttori Amministrativi, scelse la figura del dr. Giannoccaro.
Uno dei requisiti richiesti dal D.Lgs. n. 502/92 per l’iscrizione all’Albo è la Laurea in materie giuridiche o economiche. Il dr. Giannoccaro, in effetti, al momento dell’iscrizione ha dichiarato di essere in possesso di una Laurea in Diritto Internazionale; dove è sorto allora il problema?
L’anomalia è stata rilevata ed eccepita dal consigliere regionale Marmo, secondo il quale la Laurea triennale conseguita dal dr. Giannoccaro non era sufficiente per ricoprire un ruolo apicale all’interno della struttura amministrativa dell’azienda sanitaria.
Il Direttore Generale Pasqualone, così, ha deciso saggiamente di richiedere un parere legale all’autorevole Prof. Avv. Ernesto Sticchi Damiani, il quale ha dato seguito all’eccezione sollevata dal consigliere regionale forzista, confermando l’esigenza ineludibile di aver conseguito una Laurea magistrale o comunque specialistica, in quanto “sarebbe distonico ed antisistemico richiedere titoli maggiori per il personale sottoposto al Direttore Amministrativo”. Insomma, la ratio logica è che chi ricopre un ruolo apicale deve possedere un titolo superiore ai suoi sottoposti: discorso che non fa una piega.
Ciò posto, il Direttore Generale ha disposto la revoca della deliberazione di nomina del dr Giannoccaro, disponendo il suo rientro all’Azienda ospedaliera – Universitaria del Policlinico di Bari e disponendo la cessazione immediata di ogni effetto economico e giuridico del contratto stipulato tra le parti.
Fine della storia.
 |
Andrea Pezzuto Redazione |
Ma ci voleva il parere di un illustre collega?