BRINDISI – Fare prevenzione è il primo passo verso la risoluzione di una malattia; in questo caso, ‘della’ malattia.

D’altro canto, come recita il detto, “prevenire è meglio che curare”. E’ quello che l’associazione ‘Cuore di Donna’ si prefigge di fare. Ed ora trova supporto, in perfetta sinergia, anche nella Maria Militare.convegno-san-marco-2

Proprio stamane, infatti, si è svolto un convegno sulla prevenzione del tumore al seno, che colpisce molte donne, organizzato dall’associazione che vede come referente sul territorio brindisino la presidente Tiziana Piliego (‘Cuore di Donna’ ha sedi in gran parti del nord Italia, ndr). La particolarità è che l’evento si è tenuto presso la sala congressi della nave militare San Marco, nella splendida cornice di Brindisi.

A presiedere il congresso, il professor Saverio Cinieri, primario del reparto di Oncologia presso l’ospedale Perrino di Brindisi; il dottor Alessandro Galiano, senologo radiologo della ASL di Brindisi; la dottoressa Emanuela Caloro, psiconcologa.

E’ lo stesso professor Cinieri ad averci illustrato l’intera situazione: “Bisogna informare bene la cittadinanza sui tumori al seno – ha detto il primario di Oncologia – questa di stamane è stata una bellissima iniziativa promossa da ‘Cuore di Donna’ e sono stato piacevolmente colpito dall’organizzazione e dalla solidarietà manifestata dalla Marina Militare; la San Marco è, praticamente, una città nella città. A loro va il mio plauso: sono dei veri ‘Signori’. Informare e prevenire sono principi cardini per vivere meglio – ha continuato Cinieri – sostengo che sia importante avere una alimentazione specifica, se colpiti da cancro, ma senza scoraggiarsi. Le donne col tumore al seno possono anche avere figli, senza aver paura, effettuando i dovuti controlli. Per prevenire molti tumori è necessario (ma questo dovremmo farlo tutti e sempre, ndr) assumere una alimentazione corretta, mangiare molta verdura, fare una vita sana e non fumare. E, poi, ripeto, fare tanta prevenzione. Occorre effettuare annualmente mammografia ed ecomammografia. Mi riferisco non solo alle over 65 – ha puntualizzato il professore – ma a tutte le donne, superati i 40 anni. Anche i ragazzi, però, devono, in ogni caso, prevenire e fare vita sana. Ma questo tipo di attenzioni – ha concluso Cinieri – devono averle anche gli uomini, soggetti al tumore alla prostata; le raccomandazioni sono sempre le stesse: prevenzione, vita sana e tenere d’occhio il proprio peso”.

Da non trascurare, però, neppure l’aspetto psicologico, che il cancro spesso avvilisce, parimenti importante quanto quello fisico. Difatti, molte donne colpite da tumore al seno hanno bisogno di un sostegno psicologico, sia per affrontare il periodo pre-operazione, ma soprattutto per continuare a vivere sereni ed a proprio agio col proprio corpo dopo l’asportazione del male. Per questo, c’è il supporto dei psiconcologi, al fine di superare in maniera totalitaria il problema.

Dobbiamo essere noi stessi i primi a prenderci cura del nostro corpo, ancor prima che lo faccia un medico.

Tommaso Lamarina
Redazione

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