“Tutto come previsto: il cartello ‘Melendugno libera’ è stato rimosso dalle vetrate degli uffici Cinquestelle del Consiglio regionale. La battaglia NO TAP è stata rinnegata anche nei simboli. E non penso che ciò sia avvenuto in vista del trasloco, magari per far svettare il cartello sulla vetrata più alta della nuova sede”.
Lo comunica il Consigliere regionale Fabiano Amati.
“Erano i tempi in cui si prometteva il blocco del cantiere Tap e per questo si chiedevano voti. In quei tempi, urlando l’onestà come rispetto della parola data, i colleghi Cinquestelle applicavano sulle vetrate dei loro uffici in Consiglio regionale un cartello, inneggiante a ‘Melendugno libera’. E pensare che la prima volta di quel cartello era stata recitata nell’aula del Consiglio, urlando in faccia agli altri una quantità così abbondante di purezza che se fosse stato zucchero oggi saremmo tutti diabetici.
Poi venne il governo Cinquestelle e si rimangiò la promessa elettorale, ma il cartello non fu rimosso e qualcuno di loro promise che non sarebbe mai stato rimosso.
Altra promessa da marinaio: il cartello è stato rimosso. Così muore una battaglia condita d’illusioni.
Ora si dirà che la rimozione è stata effettuata in vista del trasloco presso la nuova sede. Sarà così? Può darsi. Vorrà dire che lo vedremo sventolare ancora sulle vetrate della nuova sede. Stiamo a vedere”.