Le tardive dimissioni di Argese costituiscono l’epilogo di una triste vicenda che, se vi fosse stato un minimo di rispetto per il partito che lo ha accolto e gli ha permesso di uscire dall’oblio nel quale era sprofondato, avrebbe dovuto concludersi ben prima di ieri.

Il tono rancoroso e irriguardoso che permea la sua nota conferma lo “stile” dell’uomo e tutte le sue palesi debolezze.

Argese si è dimesso al pari del “coraggioso” Schettino, che dopo aver deliberatamente portato al disastro l’imbarcazione, pavido e meschino abbandona la nave sostenendo che la colpa sia degli altri…

La reiterata mistificazione della realtà, la presentazione ai terzi dell’inesistente sono le sue uniche “opere” degne di nota.

Anche nell’ultimo comunicato coinvolge fantomatici coordinatori di comuni del Brindisino, dei quali però si guarda bene dal farne i nomi, e dei quali non si è mai avuto contezza o prova di esistenza in vita.

Ma perché Argese non fa questi nomi?

Forse perché molti di questi, al netto di qualche stretto parente o collaboratore, sarebbero gli stessi soggetti per i quali lo stesso Argese, un paio di mesi fa, avrebbe posto firme apocrife su un documento a sostegno del suo operato, ma senza alcuna consapevolezza degli interessati che per altro figurano in alcuni casi tra le file di altri partiti e movimenti politici?

Per quanto ci riguarda la pratica di Argese era già chiusa da quando il Commissario Sen. Colucci era venuto a Brindisi ed aveva nominato i sottoscritto Delegati Provinciali .

In sostanza Argese si è dimesso da un incarico che non ricopriva già da tempo, trascinando in questa impresa altri 13 coordinatori dei quali non si è mai avuto contezza o prova di esistenza in vita!

Ancor più incomprensibile, a tratti patetico, pare l’ostinazione dell’ex coordinatore Argese di screditare l’immagine e la serietà del segretario regionale del partito, l’amico Giannicola De Leonardis, il quale ben ha fatto non a strizzare l’occhiolino, come meschinamente si vuole far credere, ma a valutare attentamente l’inaffidabilità e inefficienza di qualcuno.

Al Consigliere Regionale Morgante chiediamo di non ripetere gli errori del “de cuius”, di avere rispetto delle scelte operate dal Sen. Colucci e, se davvero ha a cuore il bene del partito, di non interferire con le scelte che riguardano la provincia di Brindisi, i suoi autorevoli dirigenti  e soprattutto i suoi collegi .

Ribadiamo che il Commissario Sen. Colucci ha già avviato il suo lavoro in terra di Brindisi e che i sottoscritti Delegati hanno già avviato l’opera di ricostruzione di Alternativa Popolare nominando già qualche settimana fa i Commissari Cittadini di alcuni Comuni della nostra Provincia così come di seguito.

Vincenzo Franceschini Carovigno, Luigi Galiano Francavilla Fontana, Antonio Molentino Ostuni, Rino Pierri Brindisi, Mauro Marino’ Oria, Maurizio Drazza San Pietro v.co, Pino Polito Erchie, Cosimo Indennitate San Pancrazio salentino, Annalisa Carella Mesagne.

Da ultimo,  stia tranquillo l’amico Argese: questa notte dormiremo finalmente tranquilli dopo queste fantomatiche e inesistenti dimissioni; ma soprattutto stia certo che  AP, in terra di Brindisi, ben presto raggiungerà importanti risultati visto che oggi, grazie alla sua gestione, e peggio di così, il partito non poteva sprofondare.

I Delegati Provinciali

Mimmo Bianco, Mimmo De Michele, Giuseppe Greco, Rino Pierri

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